Esa e Barbie insieme per ispirare bambine a un domani da astronaute

Testimonial della collaborazione è Samantha Cristoforetti

LUG 11, 2019 -

Roma, 11 lug. (askanews) – Barbie e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) proseguono la collaborazione per ispirare le bambine di tutta Europa a diventare la prossima generazione di astronaute, ingegneri e astrofisiche, accendendo i riflettori sui riconoscimenti ottenuti dall’unica astronauta donna attiva in Europa, Samantha Cristoforetti, a cui nel 2018 è stata dedicata una bambola One-of-a-kind (in copia unica) con le sue fattezze. La quarantaduenne Cristoforetti – aviatrice, ingegnere, astronauta, prima donna italiana a far parte della squadra dell’Agenzia Spaziale Europea – auspica che questa collaborazione con Barbie “possa aiutare le bambine e i bambini a sognare un futuro senza limiti”.

Questa collaborazione – spiega una nota – è parte del progetto di Barbie sul Dream Gap, un’iniziativa a livello globale, il cui obiettivo è quello di accrescere la consapevolezza e l’attenzione sui fattori che ad oggi impediscono alle bambine di esprimere tutte le loro potenzialità. La collaborazione, mette in luce il fatto che solo il 15% degli astronauti è donna e che nessuna donna è mai scesa sulla luna, pertanto l’obiettivo di Barbie è quello di portare all’attenzione modelli di ruolo positivi che mostrino alle bambine che possono essere tutto ciò che desiderano e aiutarle così a superare il Dream Gap.

Lo scorso giugno, Barbie ha commissionato una ricerca in Italia per studiare il comportamento dei genitori e la loro conoscenza a proposito del mondo STEM e capire se questo potrebbe essere un fattore limitante, oltre ad un’eventuale barriera, per le ragazze che vogliono intraprendere carriere in ambito spaziale come astronaute, ingegneri e astrofisiche. Il sondaggio condotto su 2.000 italiani, genitori di bambine in età compresa fra i 3 e i 10 anni, ha esplorato quanto i genitori conoscessero le carriere in ambito STEM, e i modelli di ruolo femminili che esistono nell’industria aerospaziale.

La ricerca ha dimostrato che 8 su 10 genitori hanno ammesso una mancanza di conoscenza dei risultati ottenuti nello spazio da personalità femminili e l’88% concorda sul fatto che i successi ottenuti dalle donne nello spazio devono essere considerati come quelli della loro controparte maschile. Un quinto è convinto che una donna abbia camminato sulla luna, in realtà solo 12 uomini hanno avuto il privilegio finora. Mentre nove su 10 interrogati sapevano che l’astronauta Neil Armstrong fu la prima persona a toccare la superficie lunare, solo pochi avevano sentito parlare di pioniere dello spazio come Katie Bouman, Nancy Grace Roman o Liu Yang (solo il 5% degli intervistati ne erano a conoscenza, mentre oltre la metà non li conosceva). Il 30% pensa che non avere alcuna conoscenza sulle carriere spaziali potrebbe limitare la figlia o impedirle di entrare nel settore, o una carriera STEM. Nonostante la mancanza di conoscenza tra i genitori, due terzi vorrebbero saperne di più sulle carriere spaziali e legate ai campi STEM per aiutare i propri figli ad informarsi. Il 43% afferma che le bambine mostrano già interesse nel voler perseguire un lavoro legato allo spazio, alla scienza o alla tecnologia. Ancora, lo studio ha rilevato che 8 genitori su 10 sono interessati a sapere come incoraggiare i sogni della figlia, ma la metà ha affermato che se volesse diventare un’astronauta, non saprebbe come procedere.

Mentre si avvicina il 50° anniversario dell’atterraggio dell’Apollo 11 sulla Luna, per presentare la collaborazione verranno lanciate una serie di nuove pillole video motivazionali dedicate a genitori e bambine. I video mostrano la Cristoforetti che accoglie quattro bambine provenienti da Italia, Regno Unito, Germania e Francia al Centro Europeo per gli Astronauti a Colonia, in Germania, dove hanno avuto la possibilità di seguire lo straordinario lavoro quotidiano dell’astronauta e farle domande interessanti. Inoltre, sul vlog di Barbie sul suo canale YouTube, ci saranno contenuti per bambini che metteranno in evidenza i successi ottenuti da Cristoforetti.

“Siamo orgogliosi di lanciare questa collaborazione con l’ESA – dichiara Isabel Ferrer, European Director of Marketing di Barbie – con un obiettivo specifico: ispirare le bambine a diventare le prossima generazione di astronaute, ingegneri e astrofisiche. Barbie ha sempre mostrato alle bambine che possono essere tutto ciò che desiderano, dando loro attraverso il gioco, l’opportunità di interpretare ruoli diversi e un infinito numero di carriere, incoraggiando l’immaginazione e l’espressione della loro personalità. Noi sappiamo quanto è importante per le bambine avere dei modelli di riferimento positivi e questa nuova collaborazione con l’ESA ci aiuta ad innalzare il nostro scopo a livelli astronomici”.

“Mentre i ragazzi e le ragazze generalmente raggiungono gli stessi risultati nella scienza e nella matematica – afferma Ersilia Vaudo-Scarpetta, Chief Diversity Officer dell’ESA – solo poche bambine sognano di diventare scienziate, ingegneri o intraprendere professioni legate allo spazio. Fattori sociali e culturali giocano un ruolo importante come l’atteggiamento del contesto familiare nei confronti della scienza e delle professioni scientifiche. L’Agenzia Spaziale Europea è fortemente impegnata a far accrescere nelle bambine l’interesse in ambito STEM e in particolare verso le carriere legate allo spazio, poiché abbiamo bisogno di talenti diversi per immaginare e far crescere il futuro nello spazio. Siamo quindi molto orgogliosi di lanciare la collaborazione dell’ESA con Barbie, mettendo in risalto modelli di ruolo come gli astronauti e incoraggiando le bambine a credere in loro stesse, volgendo lo sguardo verso il cielo e a sognare in grande”.