Spazio, sonda israeliana verso la Luna. Scelto il sito di approdo

Nel Mare Serenitatis allunaggio del lander previsto l'11 aprile

MAR 26, 2019 -

Roma, 26 mar. (askanews) – Più o meno a metà strada fra i luoghi d’allunaggio dell’Apollo 15 e dell’Apollo 17, a qualche centinaio di km da entrambi. È lì che si trova il sito del Mare Serenitatis dove nella prima metà di aprile – giovedì 11, se tutto andrà secondo i piani – poserà le sue quattro zampe meccaniche il lander israeliano Beresheet, in volo verso la Luna dal 22 febbraio scorso. Sito selezionato nei giorni scorsi da Oded Aharonson del Weizmann Institute of Science (Israele) e da Jim Head della Brown University (Usa), lo scienziato che mezzo secolo fa aiutò la Nasa a scegliere i luoghi d’approdo per il programma Apollo.

Perché proprio in quel punto è presto detto, spiega Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica. È un luogo che dovrebbe garantire un touchdown relativamente sicuro. Pochi crateri, poche rocce esposte, pochi precipizi. E ottime prospettive dal punto di vista della scienza: le caratteristiche magnetiche della crosta lunare, in quella regione, dovrebbero infatti essere tali da consentire allo strumento principale di Beresheet – un magnetometro di nome Silmag (SpaceIL Magnetometer) – di acquisire dati di notevole interesse.

“Sulla scorta della nostra esperienza con il programma Apollo, i siti di Serenitatis sono favorevoli sia per la sicurezza degli atterraggi che per il ritorno scientifico”, dice Head riferendosi al luogo prescelto e agli altri tre di backup individuati dal team della missione.

Nel frattempo, mentre la sonda è impegnata nel suo lento avvicinamento, gli scienziati sfruttano l’attesa per analizzare e preparare gli strumenti di bordo ai compiti che li attendono. Silmag, in particolare, sta registrando con precisione la firma magnetica della sonda stessa, per poterla poi sottrarre alle misure che verranno effettuate sulla Luna. Misure del magnetismo delle rocce lunari che permetteranno ai ricercatori di comprendere meglio come e quando la Luna abbia acquisito il suo campo magnetico.

Ma non c’è solo il lavoro: fra un test e l’altro, Beresheet approfitta della lunga traversata spaziale per farsi anche qualche selfie. Sono perlopiù scatti con la Terra o la Luna sullo sfondo, e in primo piano la bandiera israeliana con le scritte “Am Israel Hai” (in ebraico, il popolo d’Israele vive) e “Small country, big dreams”. Piccola nazione, grandi sogni. Grandi sogni come questo che sta per avverarsi: diventare la quarta nazione – dopo tre colossi come l’ex Unione sovietica, gli Usa e la Cina – a posare un proprio lander sulla Luna