Spazio: batteri su Iss mutati per adattarsi ma non pericolosi

Sviluppate mutazioni per rispondere a stress dell'ambiente alieno

GEN 9, 2019 -

Roma, 9 gen. (askanews) – I batteri che si trovano sulla Stazione Spaziale Internazionale sono diversi dai loro omologhi terrestri ma non sono nocivi per l’uomo. A rivelarlo è un nuovo studio che potrà fornire informazioni importanti per le prossime missioni di lungo corso.

La ricerca ha appurato che i batteri che popolano la Iss, – si legge su Global Science, il quotidiano online dell’Agenzia spaziale italiana – giunti in orbita con gli stessi astronauti e le navi cargo, hanno sviluppato delle mutazioni che hanno permesso loro di adattarsi allo stress dell’ambiente spaziale, consentendogli di sopravvivere alle radiazioni, alla microgravità e alla mancanza di ventilazione.

Lo studio ha analizzato il database del Centro nazionale per le informazioni sulle biotecnologie disponibile al pubblico e contenente le analisi genomiche di molti batteri isolati sulla Iss. Il confronto genetico di batteri come lo Staphylococcus aureus o il Bacillus cereus terrestri e spaziali ha evidenziato che i mutamenti sono dovuti allo stress adattivo all’ambiente alieno ma non si tratta di trasformazioni pericolose per l’uomo.

I microbi infatti non hanno sviluppato resistenze agli antibiotici né una diversa o particolare virulenza. Poiché le missioni umane su Marte potrebbero diventare una realtà nei prossimi anni – conclude Global Science – è necessario comprendere se i batteri, quelli che ad esempio vivono normalmente sulla nostra pelle, possano rappresentare un pericolo durante i viaggi spaziali, quando gli equipaggi saranno costretti a lunghi periodi di convivenza con i batteri all’interno delle capsule e non sarà possibile aprire finestre, uscire o far circolare l’aria per tempi lunghi.