Ricerca, al via bando per attrarre in Italia vincitori ERC Grant

6,5 mln euro per "FARE Ricerca in Italia". Miur pubblica procedura

NOV 5, 2018 -

Roma, 5 nov. (askanews) – Favorire i ricercatori vincitori dei prestigiosi finanziamenti dell’European Research Council che hanno scelto di svolgere i loro progetti in un’istituzione italiana dando loro un finanziamento aggiuntivo, con l’obiettivo di veder aumentare il numero di vincitori nei bandi dell’ERC che scelgono di portare avanti i loro progetti nelle università o negli enti pubblici di ricerca italiani. Questo l’obiettivo dichiarato di “FARE Ricerca in Italia: Framework per l’attrazione e il rafforzamento delle eccellenze per la Ricerca in Italia”, uno degli interventi previsti dal Piano nazionale della ricerca per contribuire alla crescita professionale dei migliori ricercatori.

Il Miur ha pubblicato sul suo sito la procedura di attuazione dell’intervento che prevede l’erogazione di finanziamenti aggiuntivi a favore dei ricercatori che abbiano vinto bandi ERC delle tipologie Starting grant, Consolidator grant o Advanced grant e che abbiano scelto come sede principale di svolgimento della loro ricerca l’istituzione italiana beneficiaria del finanziamento erogato dal Miur. I Principal Investigator vincitori di grants ERC che hanno scelto di portare avanti le loro ricerche presso un’istituzione italiana (università e istituzioni universitarie, statali e non statali, comprese le scuole superiori a ordinamento speciale, nonché gli enti pubblici di ricerca vigilati dal Miur) possono presentare la proposta progettuale a partire dalle 12 di domani, 6 novembre, e fino alle 12 del 9 gennaio 2019 (https://fare.miur.it/).

Le proposte progettuali – si legge nella procedura – possono riguardare tutti gli ambiti di ricerca appartenenti ai macrosettori scientifico-disciplinari oggetto di grants ERC: Social Sciences and Humanities (SH); Mathematics, physical sciences, information and communication, engineering, universe and earth sciences (PE); Life Sciences (LS). I progetti presentati devono avere un carattere di aggiuntività rispetto alle attività finanziate dall’ERC. “I soggetti proponenti dovranno presentare un progetto chiaro e preciso, inclusivo di un’analisi puntuale dei costi previsti, che dovrà essere contiguo a quello già finanziato dall’ERC e complementare rispetto ad esso, nonché afferire al medesimo macrosettore del progetto finanziato dall’ERC, a pena di esclusione dal procedimento di valutazione di merito”.

“Il progetto proposto deve prevedere un investimento che abbia una consistenza finanziaria pari ad un massimo del 20% del grant riconosciuto dall’European Research Council, riproporzionato in funzione del tempo residuo del progetto ERC, e comunque non oltre 600.000 euro”.

La dotazione complessiva della procedura è pari a 6,5 milioni di euro, al lordo del 3% per le attività di monitoraggio e valutazioni dei progetti, a valere sul Fondo investimenti ricerca scientifica e tecnologica (FIRST). In particolare 5.180.305 euro saranno destinati ai PI che alla data di pubblicazione della procedura non abbiano ancora compiuto 40 anni di età, mentre 1.319.695 euro agli over 40.

La procedura elenca i requisiti necessari per poter partecipare e le condizioni da rispettare per non incorrere nella revoca del finanziamento accessorio che, ad esempio, scatta nel caso in cui il Principal Investigator decida di avvalersi dell’istituto della portabilità verso altra Host Institution estera, cioè decida di proseguire il progetto fuori dall’Italia. In questo caso “l’Università e/o l’Ente Pubblico di Ricerca destinatario del finanziamento dovrà restituire tutte le somme di contributo fino a quel momento percepite e l’intervento verrà revocato”.