Con l’app I-react cittadini attivi in caso di emergenze ambientali

Nata a Torino da progetto Ue consente di condividere dati e foto

OTT 15, 2018 -

Roma, 15 ott. (askanews) – Dare ai cittadini europei uno strumento per essere preparati alle emergenze ambientali e poter dare il loro contributo. Questo l’obiettivo del progetto di ricerca I-REACT, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 e coordinato dall’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB) di Torino, che in occasione della Giornata Internazionale per la Riduzione dei Rischi di catastrofi naturali (#IDDR), ha lanciato un’applicazione gratuita per smartphone .

L’applicazione di I-REACT (Improving Resilience to Emergencies through Advanced Cyber Technologies), disponibile su Google Play, – spiega una nota ISMB – consente agli utenti di condividere foto e altre informazioni sui disastri naturali e, a sua volta, fornisce informazioni essenziali sui rischi derivanti da tali pericoli, con l’obiettivo di dare ai cittadini strumenti per costruire una società più resiliente alle catastrofi naturali.

“Il nostro approccio mira a rafforzare tutti i cittadini europei, perché sono proprio i cittadini i fattori chiave nelle situazioni di emergenza. Abbiamo quindi voluto fornire loro uno strumento concreto per essere preparati alle situazioni di emergenza e poter dare il proprio contributo. L’app è il modo più semplice per farlo: è gratuita e può essere utilizzata sul proprio smartphone. La speranza è che contribuisca a rendere più sicure le comunità e a salvare vite umane”, spiega Fabrizio Dominici, responsabile dell’area di ricerca Mobile Solution presso l’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB), e coordinatore del progetto I-REACT, che include come partner sul territorio italiano il Politecnico di Torino, il CSI Piemonte, CELI e Fondazione Bruno Kessler e coinvolge anche alcuni enti regionali piemontesi tra cui ARPA Piemonte e la Protezione Civile.

Nel 2017, disastri come inondazioni, incendi e terremoti – sottolinea l’Istituto – hanno causato la morte di oltre 9 mila persone in tutto il mondo, colpito 96 milioni di civili e causato 270 miliardi di euro di perdite, attestandosi come il secondo anno di catastrofi più costoso mai registrato. “Gli utenti dell’applicazione possono monitorare le condizioni ambientali e condividere segnalazioni utili come foto e altri dati che aiuteranno altri cittadini ad essere preparati”, continua Dominici. Queste segnalazioni possono essere valutate e verificate dagli altri utenti, aiutando a migliorare la qualità delle informazioni trasmesse ed evitare la propagazione di fake news. Lo stesso approccio viene applicato ai tweet: l’applicazione filtra i tweet rilevanti in tempo reale, per offrire agli utenti solo contenuti relativi alle situazioni di emergenza che si verificano intorno a loro. Inoltre, l’applicazione include anche una serie di suggerimenti e quiz su come essere preparato e cosa fare in caso di alluvioni, incendi o altri eventi atmosferici estremi. L’applicazione dispone inoltre di mappe dei rischi, che permettono di sapere in ogni momento la probabilità di essere colpiti da eventi meteorologici estremi, inondazioni e incendi.

In questi due anni, il progetto europeo I-REACT ha sviluppato strumenti tecnologici per prevenire e migliorare la gestione delle emergenze. Tra le tecnologie sviluppate ci sono una piattaforma Big Data per prevedere meglio il verificarsi di questo tipo di eventi, braccialetti indossabili e occhiali intelligenti per i primi soccorritori, che consentono loro di ricevere e inviare informazioni senza bisogno di utilizzare le mani, e un sistema di supporto decisionale per i coordinatori delle emergenze, che permette loro di gestire al meglio le operazioni di emergenza grazie a tutte le informazioni raccolte che il sistema prevede. I-REACT è complementare alle soluzioni esistenti e la sua implementazione è altamente modulare in modo da essere facilmente integrabile con le attuali piattaforme operative.