Astrofisica,autostrada digitale per dati Sardinia Radio Telescope

Con collegamento fibra ottica realizzato da Inaf, Garr e Regione

FEB 28, 2018 -

Roma, 28 feb. (askanews) – Da oggi, i dati del Sardinia Radio Telescope, la più moderna e tecnologica antenna parabolica d’Europa, realizzata dall’Istituto nazionale di astrofisica in collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana, potranno essere a disposizione in tempo reale per la comunità mondiale dell’astrofisica.

Grazie al nuovo collegamento in fibra ottica di 107 km, finanziato dalla Regione Autonoma Sardegna, e all’altissima capacità garantita dalla rete Garr, il Sardinia Radio Telescope – situato in provincia di Cagliari, nella regione del Gerrei presso il sito di Pranu Sanguni (Comune di San Basilio) – si avvia verso una nuova e ricchissima fase di ricerca. Il 27 febbraio 2018, – spiega una nota congiunta di Rete Garr, Regione Sardegna, Inaf e Asi – è stato infatti possibile testare SRT in un’osservazione congiunta con la tecnica VLBI con cui si fanno lavorare assieme antenne sparse per il globo come se fossero un’unica parabola grande quanto la distanza che separa le singole antenne. Non era la prima volta in assoluto ma è stata la prima con SRT dotato di fibra. Tra qualche settimana verrà effettuata una prova ancora più importante denominata e-VLBI electronic-Very Long Baseline Interferometry) dove verrà tentata una vera e propria correlazione dei dati osservativi in tempo reale da molte parti del mondo.

Un momento atteso da anni perché il Sardinia Radio Telescope (SRT) è una delle più potenti ed evolute infrastrutture di ricerca per lo studio delle emissioni radio provenienti dai corpi celesti e per applicazioni di geodinamica e di scienze spaziali. La sua antenna parabolica orientabile è la più grande delle tre antenne italiane e, in ogni caso, vicina ai vertici mondiali con ben 64 metri di diametro. Ciò che la rende realmente eccezionale sono le tecnologie all’avanguardia che garantiscono un’elevata efficienza nelle osservazioni ad altissima frequenza. Grazie a un complesso sistema di attuatori ad alta precisione che controllano i 1.000 pannelli che formano la parabola, il Sardinia Radio Telescope è infatti in grado di modificare la forma della sua superficie per compensare variazioni termiche, gravitazionali ed eoliche, riuscendo così a raggiungere livelli di precisione molto superiori rispetto alle infrastrutture di vecchia concezione. Inoltre, SRT è in grado di cambiare velocemente i ricevitori e dunque può passare in pochi minuti ad osservazioni di frequenze molto diverse.

“L’allaccio alla fibra – dichiara Andrea Orlati, Responsabile delle Operazioni al Sardinia Radio Telescope per l’Inaf – non solo ci consente un migliore collegamento con le altre stazioni per sfruttare al meglio la tecnica interferometrica VLBI, e dunque il lavoro congiunto delle antenne, ma soprattutto consentirà di sviluppare molte altre applicazioni astronomiche tra cui la possibilità di rendere accessibili i dati a tutta la comunità scientifica mondiale, come già fanno nei migliori centri di ricerca al mondo presso i quali quotidianamente molti dei nostri colleghi Inaf attingono dati e fanno ricerca al massimo livello”. “Il collegamento di SRT alla nostra rete – ha dichiarato il direttore del Garr, Federico Ruggieri, – è motivo di grande soddisfazione perché abbiamo lavorato molti anni per raggiungere questo obiettivo”. “Grazie alla connessione in rete, SRT può ora finalmente esprimere tutto il suo potenziale e dare così un contributo italiano significativo alle grandi collaborazioni internazionali”.

(segue)