Roma, 19 gen. (askanews) – Ammonta a 5,60 miliardi di euro il budget a disposizione dell’Agenzia spaziale europea per l’anno in corso, in calo rispetto al 2017 in cui è stato di 5,75 mld.
Il prospetto delle risorse per il 2018 è stato pubblicato sul sito dell’Esa in concomitanza con l’incontro del direttore generale dell’Agenzia Johann-Dietrich Wörner con la stampa organizzato nelle sede centrale di Parigi due giorni fa.
Le risorse derivanti dai contributi versati dai Paesi membri e da quelli associati ammontano a 3,98 miliardi (erano 3,78 mld nel 2017), mentre 1,62 miliardi derivano da: entrate Ue (1,31 mld), Eumetsat (221 mln) e altre entrate per 88,5 mln.
Tra gli Stati membri la Francia sorpassa la Germania diventando il primo contributore con 961,2 mln di euro (pari al 24,2% del totale, in aumento rispetto al 2017 quando il Paese destinò 855,9 mln), seguita dalla Germania che versa 920,7 mln di euro (23,1%, in aumento rispetto allo scorso anno quando la sua partecipazione è stata di 858,4 mln) e dall’Italia che si conferma al terzo posto con 470 mln (11,8%), 80 mln in meno rispetto al 2017 (550 mln). Quarto per peso il Regno Unito che contribuisce con 334,8 mln (8,4%), in aumento rispetto al 2017 (300 mln, 7,9%), nonostante la Brexit.
Quanto alla suddivisioni delle risorse tra i diversi ambiti di attività, nello schema pubblicato dall’Esa si evince che a fare la parte del leone è l’Osservazione della Terra cui vanno 1.455,8 mln di euro(26% del totale), a seguire Space Transportation (1.110,7 mln, 19,8%) e Navigation (782,6 mln, 14%), voci che includono anche programmi implementati per altri partner istituzionali. Scorrendo tra i vari ambiti, alla voce “Human Spaceflight, Micro, And Exploration” troviamo allocati 731,9 mln 13,1%), mentre al Programma Scientifico sono destinati 518,2 mln (9,2%).