Idee spaziali per la Terra, così le startup crescono con l’Esa

Più di 500 imprese sostenute da incubatori dell'Agenzia europea

SET 19, 2017 -

Roma, 19 set. (askanews) – Un prototipo di macchina personale volante, una sorta di jet elettrico in grado di decollare e atterrare verticalmente dal cortile di casa; un drone intelligente in grado di fornire pasti caldi a chi si trova in località isolate; un indirizzario digitale basato sulla localizzazione che permette di individuare e consegnare merci in posti remoti dell’Africa; un sistema (made in Italy) che consente di analizzare le partite di calcio attraverso misure in tempo reale della velocità, dell’accelerazione e delle posizioni di ogni singolo giocatore attraverso un dispositivo miniaturizzato collocato nei loro parastinchi.

Sono solo alcuni dei prodotti innovativi sviluppati dalle startup ospitate negli incubatori dell’Agenzia spaziale europea che ad oggi – spiega l’Esa in una nota – hanno ospitato più di 500 giovani imprese innovative, creando migliaia di nuovi posti di lavoro e potenziando le economie locali.

“Per sostenere la crescita in tutta Europa – ha spiegato il direttore generale dell’Esa Jan Woerner – noi rendiamo disponibili le nostre conoscenze e le nostre tecnologie affinché siano utilizzare al di fuori dell’ambito spaziale. Per questo creiamo i Business Incubation Centres (BIC) che aiutano giovani imprenditori e startup a creare servizi innovativi partendo dall’uso dei servizi satellitari e delle tecnologie spaziali. I nostri centri hanno contribuito alla nascita di più di 500 nuove imprese in Europa, creando molti posti di lavoro high-tech e soluzioni competitive che hanno dato impulso alle economie locali”.

“Abbiamo avviato l’iniziativa dei BIC nel 2003 come parte del nostro Programma di Trasferimento Tecnologico per favorire l’imprenditoria innovativa e creare spin-off dai nostri investimenti nei programmi spaziali”, ha aggiunto Franco Ongaro, direttore Tecnologie e Qualità dell’Esa. Alla fine dell’anno i BIC dell’Esa arriveranno a 18 dislocati in Italia, Olanda, Germania, Regno Unito, Belgio, Francia, Spagna, Portogallo, Svezia, Repubblica Ceca, Irlanda, Svizzera e Austria, cui si aggiungeranno a fine anno Estonia e Finlandia.

Gli imprenditori e le start-up che si rivolgono ai BIC ricevono supporto tecnico dall’Esa e dai suoi partner tecnici e commerciali per sviluppare le loro idee brillanti e trasformarle in imprese di successo. Si parte sempre dall’adattamento delle tecnologie spaziali – ad esempio per l’osservazione della Terra o la navigazione satellitare – ai bisogni terrestri.

“Nei BIC Esa siamo pronti ad assumere rischi per accompagnare giovani imprenditori con idee audaci e innovazioni avanzate ispirate alle tecnologie spaziali”, ha detto Frank M. Salzgeber, direttore dell’Esa Technology Transfer Programme. “Le idee audaci – ha sottolineato – spesso sono quelle che portano grandi cambiamenti e miglioramenti alla nostra società e, con questo spirito, noi investiamo anche in quelle idee che sembrano meno tradizionali. Abbiamo investito 30 milioni dal 2006 e unito le forze con i partners nazionali e gli investitori per aumentare gli spin-off dai programmi spaziali europei, favorendo la creazione di imprese e la crescita in Europa”.