Spazio, Vega lancerà il satellite italiano Prisma

L'accordo siglato al Paris Air Show di Le Bourget nello stand Asi

GIU 19, 2017 -

Roma, 19 giu. (askanews) – Sono stati formalizzati oggi gli accordi per le procedure di lancio del satellite italiano Prisma attraverso il lanciatore Vega. La firma dell’intesa – fa sapere l’Agenzia spaziale italiana – è avvenuta alla presenza del presidente e del direttore generale dell’Asi, Roberto Battiston e Anna Sirica.

Per i servizi di lancio gli accordi sono stati sottoscritti da Stéphane Israël, presidente e direttore generale di Arianespace, e dai rappresentanti di OHB Italia, Roberto Aceti, e Leonardo, Marco Stanghini, rispettivamente amministratore delegato e vice presidente senior della “Airborne and Space Systems Division”.

PRISMA (PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa), il cui lancio è previsto per la metà del 2018, è un sistema dell’Asi di Osservazione della Terra dotato di innovativa strumentazione elettro-ottica composta da un Hyperspectral Imager in grado di acquisire immagini nella banda spettrale da 400 a 2500 nm e da una Camera Pancromatica a media risoluzione.

La missione potrà dare un contributo unico all’osservazione da satellite delle risorse naturali e allo studio dei principali processi ambientali (es. interazioni tra atmosfera, biosfera e idrosfera; osservazione dei cambiamenti dell’ambiente e del clima a livello globale; effetti delle attività antropiche sugli ecosistemi).

Grande soddisfazione è stata espressa da Battiston, per l’utilizzo, per il satellite, dei servizi di lancio offerti dal Vega in quanto “il nostro Paese si è impegnato, in varie sedi istituzionali nazionali ed europee, a supportare una politica a favore dell’utilizzo dei lanciatori europei e in particolare del Vega, lanciatore nato in Italia e in seguito fatto proprio dall’Agenzia Spaziale Europea in cui, dal punto di vista industriale, i ruoli chiave sono assunti da società italiane”.

Anna Sirica ha ribadito che “con questo contratto si dà il via al completamento della fase realizzativa della missione che permetterà all’Italia, già dall’anno prossimo, la ricezione di preziose informazioni a supporto delle attività di gestione dei rischi naturali e antropici, del monitoraggio e gestione delle risorse agricole e forestali e del controllo delle attività antropiche e di sfruttamento delle risorse minerarie”.