IRCCS Mario Negri: due farmaci anti ossidanti contro l’epilessia

Studio su due principi in commercio: ridotto il numero di crisi

MAG 31, 2017 -

Milano, 31 mag. (askanews) – La combinazione di due farmaci già in commercio, ma utilizzati nella pratica medica in ambiti diversi, ha ridotto drasticamente il numero e la progressione delle crisi epilettiche: è il risultato di uno studio condotto dall’Istituto Mario Negri in collaborazione con centri di ricerca nazionali ed internazionali e pubblicato sulla rivista scientifica “Brain”.

Lo studio ha dimostrato che la combinazione di due farmaci anti-ossidanti – la N-Acetilcisteina, un precursore del glutatione, e il sulforafano, una sostanza che si trova ad alte concentrazioni nei broccoli – se somministrata per un breve periodo negli animali esposti ad un fattore di rischio per lo sviluppo di epilessia, riduce drasticamente il numero e la progressione delle crisi epilettiche e risulta neuroprotettiva. Biomarcatori dello stress ossidativo si possono misurare nel sangue e sono predittivi della risposta terapeutica ai farmaci antiossidanti.

“La terapia dell’epilessia – spiega Annamaria Vezzani, coordinatrice del team di ricerca dell’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri – si basa su farmaci che trattano i sintomi della malattia ma non bloccano i meccanismi che sono responsabili del suo sviluppo. Inoltre non esistono biomarcatori che possano predire la risposta terapeutica in pazienti alla prima diagnosi, una situazione che rappresenta una importante necessità clinica da risolvere”.

La ricerca ha identificato che lo stress ossidativo, innescato nel cervello da un danno che induce epilessia rappresenta un meccanismo chiave per lo sviluppo e la progressione delle crisi epilettiche, la morte dei neuroni e il deficit di memoria. Lo studio ha dimostrato, in particolare, che lo stress ossidativo provoca la formazione di una molecola patologica nel cervello, cioè la forma ossidata di HMGB1, che è coinvolta nella generazione delle crisi. I farmaci utilizzati prevengono la generazione di questa molecola evidenziando quindi un nuovo meccanismo che contribuisce ai loro effetti terapeutici.

La ricerca si è avvalsa del sostegno dello European Union’s Seventh Framework Programme (EPITARGET) e di Citizen United for Research in Epilepsy (CURE); i risultati possono essere letti all’indirizzo https://academic.oup.com/brain/article-lookup/doi/10.1093/brain/awx117