Spazio, l’Antartide in 3D con i dati del satellite Esa CryoSat

Oltre 250 milioni di misurazioni effettuate in 6 anni

MAR 27, 2017 -

Roma, 27 mar. (askanews) – Dallo spazio la rivelazione dell’Antartide in 3D. Grazie al satellite dell’Agenzia spaziale europea CryoSat è stata realizzata una mappa tridimensionale della regione che ospita il Polo Sud, presentata in anteprima al “North-American CryoSat Science Meeting”, svoltosi la scorsa settimana in Canada.

Per realizzarla sono state usate circa 250 milioni di misurazioni effettuate dal 2010 al 2016 e l’accuratezza dei suoi dettagli potrà essere impiegata per un ampio ventaglio di applicazioni nell’ambito dell’Osservazione della Terra.

La mappa – si legge sul sito dell’Agenzia spaziale italiana – che a breve sarà disponibile al pubblico tramite il portale del CPOM (Center for Polar Observation and Modelling), consentirà ai ricercatori di studiare i cambiamenti nello spessore della coltre di ghiaccio del continente antartico e di valutare l’evoluzione dei movimenti del pack.

CryoSat, infatti, grazie al suo altimetro SIRAL (SAR Interferometric Radar ALtimeter), ha rilevato ogni minima variazione nel livello del ghiaccio su tutta la regione, comprese le aree costiere più scoscese dove si verificano maggiormente le perdite della preziosa coltre bianca.

Numerose sono le applicazioni della mappa, dal monitoraggio della banchisa al miglioramento della modellistica relativa ai ghiacci polari, dalle proiezioni sull’innalzamento del livello dei mari sino ad una più accurata definizione di campagne di ricerca sul campo.

I dati della mappa, inoltre, possono integrare in maniera efficace le misurazioni effettuate da altri satelliti, come, ad esempio, quelle relative al calcolo del ‘saldo’ tra la crescita del manto glaciale per l’accumulo di neve e la sua diminuzione attraverso lo scioglimento e la formazione di iceberg.

Il filone di ricerca relativo al monitoraggio di ghiacci e nevi dallo spazio è di stringente attualità, considerati i cambiamenti climatici degli ultimi anni e la loro influenza sfavorevole su ambedue le coltri polari. Le conseguenze, infatti, non sono da poco: la riduzione del manto glaciale polare comporta un maggiore assorbimento della luce del Sole da parte degli oceani e un’accelerazione nel riscaldamento del nostro pianeta.

CryoSat, la cui vita operativa era stata inizialmente prevista per un minimo di 3 anni, – conclude l’Asi – è stato lanciato l’8 aprile 2010 dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan e, oltre all’altimetro SIRAL, ha a bordo gli strumenti DORIS (Doppler Orbit and Radio Positioning Integration by Satellite) e LRR (Laser Retro-Reflector).