Battiston (Asi), il lanciatore Vega sempre più competitivo

Il presidente dell'Agenzia spaziale sulle pagine di AirPress

NOV 29, 2016 -

Roma, 29 nov. (askanews) – Il lanciatore Vega, “su cui l’Italia ha investito tanto” e che “fa certamente parte degli interessi nazionali nel settore spaziale” si appresta ad ampliare il suo mercato e a diventare più competitivo. A sottolinearlo è il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston intervenuto sulle pagine di AirPress per spiegare le posizioni che l’Italia sosterrà alla prossima ministeriale Esa che si terrà a Lucerna l’1 e il 2 dicembre.

Battiston ricorda l’importante risultato raggiunto il 3 novembre scorso a Parigi “quando gli Stati partecipanti al programma Vega hanno approvato all’unanimità la proposta, fortemente voluta e sostenuta dall’Italia, di un programma di miglioramento delle performance del lanciatore di concezione italiana. Con la modifica della declaratoria di sviluppo del Vega-C – che era stata approvata al Consiglio ministeriale del 2014 – l’Italia ottiene il consolidamento della configurazione del piccolo lanciatore, Vega-C (il volo di qualifica è previsto a metà 2019)”.

“Grazie al potenziamento del motore del primo stadio P120C – scrive ancora Battiston – e all’incremento delle dimensioni della cuffia (ogiva) del lanciatore, sarà finalmente possibile imbarcare satelliti radar, equipaggiati con ingombranti antenne radar ad apertura sintetica (Sar), inclusi i satelliti italiani Cosmo-SkyMed e quelli della costellazione Copernicus dell’Unione europea”.

Vega, dunque, si appresta a diventare più competitivo, “in grado di allargare il suo mercato, grazie alla decisione Esa di ridurre i costi, garantendo allo stesso tempo maggiore flessibilità al sistema grazie allo stadio alto equipaggiato con un motore a ossigeno e metano liquido (Vega-E)”.

“Portare a casa l’evoluzione del Vega – sottolinea il presidente dell’Asi – è stato un risultato importante e tutt’altro che scontato, che conferma la centralità del prodotto italiano nell’architettura dei lanciatori europei”.