ExoMars 2020, Esa: senza ulteriori fondi, missione a rischio

L'Italia pronta a versare 120 mln dei 300 chiesti agli Stati

NOV 9, 2016 -

Roma, 9 nov. (askanews) – La seconda parte della missione ExoMars richiede un finanziamento ulteriore di 400 mln di euro, 300 mln dovrebbero versarli gli Stati membri dell’Agenzia spaziale europea mentre i restanti 100 verrebbero recuperati dal budget dell’Esa. Senza fondi, la missione potrebbe essere cancellata. A dirlo è stato il direttore generale dell’Esa, durante una conferenza stampa dal quartier generale dell’agenzia di Parigi, dove si è discusso degli argomenti in agenda per il Consiglio Ministeriale in programma a Lucerna l’1 e 2 dicembre.

Il 21 e 22 novembre l’Esa – riporta l’Agenzia spaziale italiana sul proprio sito – presenterà un report sullo status attuale della missione, a un mese dall’entrata in orbita della sonda e dall’impatto del modulo di test Schiaparelli. “Se gli Stati membri non hanno a disposizione i fondi necessari – ha detto Woerner – dobbiamo prendere in considerazione l’idea di cancellare la missione. Speriamo di poter avere dati convincenti entro la fine del mese in modo da assicurare il lancio di ExoMars nel 2020”.

L’Italia, il maggior contribuente di ExoMars, è pronta a versare un contributo di circa 120 milioni di euro per il proseguimento della missione. “Abbiamo una sonda in orbita intorno a Marte – ha sottolineato il presidente dell’Asi Roberto Battiston – il cui compito è raccogliere i dati che verranno inviati dal rover, parte della missione del 2020: non sarebbe logico rinunciare a questa seconda fase”. A conclusione dell’incontro con la stampa, Woerner ha sottolineato comunque che il potere di spesa dell’Esa è nel suo bilancio annuale che dovrebbe ricevere un flusso di circa 3,5 miliardi di euro l’anno, escludendo il sostanziale contributo annuo proveniente dalla Commissione europea.

A parte il tema caldo di ExoMars, Woerner ha detto che l’Esa chiederà un impegno finanziario pluriennale pari a 11 mld di euro ai suoi 22 Stati membri in occasione della prossima Ministeriale. Woerner – prosegue l’Asi – ha specificato che 1 miliardo dei fondi verrà impiegato in ricerche nel settore delle telecomunicazioni da svolgersi in partnership con il settore privato. L’Earth Observation Envelope Program – il programma di osservazione della Terra che include diversi satelliti da lanciare nei prossimi anni – riceverà invece fondi per un totale di 1,4 mld di euro. Sul tavolo, anche il ruolo di Esa per la Stazione Spaziale: l’agenzia chiederà agli Stati 800 mln di euro di fondi per continuare il lavoro sulla Iss. I fondi richiesti saranno sufficienti fino al 2021 ciò significa che l’estensione della copertura economica al 2024 verrà decisa alla prossima Ministeriale, tra circa tre anni. Il numero uno dell’Esa ha sottolineato che l’impegno al 2024 è necessario per continuare i lavori sulla fornitura del modulo di servizio European Service Module (ESM) della navetta Orion della Nasa. L’Europa e la Nasa hanno firmato un accordo che prevede la fornitura da parte di Esa di ESM per finanziare parte dei costi di funzionamento comuni della Iss.