Astrofisica, luce verde per sezione Nord del maxiosservatorio CTA

Scelto sito alle Canarie. Bologna ospiterà quartier generale CTA

SET 21, 2016 -

Roma, 21 set. (askanews) – Si sono conclusi ad Heidelberg, in Germania, i negoziati tra il Council del Cherenkov Telescope Array Observatory (CTAO) e l’Instituto de Astrofisica de Canarias (IAC) riguardanti il sito dell’Osservatorio del Roque de Los Muchachos a La Palma, che ospiterà la sezione nord di CTA. Un progetto ambizioso nel quale l’Italia riveste un ruolo importante, confermato anche dalla scelta – assunta all’unanimità a giugno dal Council del CTA – di stabilire a Bologna la sede operativa.

L’osservatorio CTA sarà costituito da una batteria di telescopi destinati a studiare le sorgenti celesti di radiazione gamma e, una volta realizzato, sarà il più potente e sensibile osservatorio per i raggi gamma mai costruito. Per ottimizzare la copertura del cielo notturno, CTA sarà composto da 99 telescopi nell’emisfero Sud e 19 telescopi nell’emisfero nord.

Il sito nell’emisfero nord che ospiterà questa ambiziosa infrastruttura di ricerca – si legge su Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica – sarà situato nell’area che ricade nell’Osservatorio del Roque de los Muchachos sull’isola di La Palma, la quinta isola per dimensioni delle Canarie, su un altopiano a 2.200 metri di altitudine, in prossimità di un antico cratere vulcanico.

L’accordo dà il via libera la costruzione della batteria di telescopi che comporranno CTA Nord sul sito del Roque de Los Muchachos e garantisce l’accesso alle infrastrutture e ai servizi comuni necessario alla funzionalità dell’Osservatorio, compresa la connessione digitale della rete CTA con il resto del mondo. In cambio, la Spagna otterrà il 10 per cento del tempo osservativo presso il sito nord, che potrà in parte essere utilizzato anche per osservazioni al sito Sud. Oltre a fornire il sito, la Spagna prevede di fornire altri importanti contributi alla realizzazione di CTA.

“È un passo importante per la collaborazione CTA che vede consolidata la scelta del Sito osservativo nord a La Palma”, commenta Filippo Zerbi, direttore scientifico dell’Inaf. “È una buona notizia anche per Inaf, che si appresta a concludere la negoziazione per ospitare il quartier generale di CTA a Bologna e che è presente a La Palma con la Fundacion Galileo Galilei e la collaborazione internazionale MAGIC”.

La scelta di Bologna è stata assunta all’unanimità dal Council del progetto CTA lo scorso giugno. Il centro operativo si insedierà nei pressi di alcune delle più prestigiose sedi territoriali dell’Inaf, in un edificio condiviso con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna, in un’area in cui l’Ateneo bolognese sta realizzando interventi strutturali di crescita. L’Inaf pianifica di contribuire alla schiera di telescopi che andranno nel sito Sud, ovvero presso l’area dell’Osservatorio ESO del Paranal in Cile, con 30 repliche del prototipo di SST (Small Size Telescope) realizzato nell’ambito del progetto bandiera ASTRI finanziato dal Miur, inaugurato nel settembre 2014 e ora operativo presso la stazione osservativa di Serra La Nave sull’Etna, gestita dall’Inaf-Osservatorio Astrofisico di Catania.