Accademia delle Scienze Torino avrà un nuovo spazio espositivo

Al via cantiere da 700 mq,Compagnia Sp investe 9 mln per restauro

GEN 21, 2016 -

Torino, 21 gen. (askanews) – Pronta a ingrandirsi e a rifarsi il make up. L’Accademia delle Scienze di Torino entro fine anno avrà un nuovo spazio espositivo di 700 metri quadrati. Domani partiranno i cantieri per il restauro del piano terra. A finanziare i lavori la Compagnia di Sanpaolo, con un investimento di oltre 9 milioni di euro. Ad anticiparlo ad Askanews Chiara Mancinelli, direttrice dell’Accademia.

“Venerdì 22 gennaio daremo l’avvio ai lavori che coinvolgeranno l’ultima parte del palazzo che ancora non è stata restaurata, cioè i locali del piano terra che partono da via Maria Vittoria e che arrivano sino all’ingresso del Museo Egizio” ha annunciato Mancinelli.

Il palazzo è il seicentesco Collegio dei Nobili, per la maggior parte occupato dall’Egizio, recentemente ingrandito e restaurato. Nell’ala che si affaccia su via Maria Vittoria ha sede l’Accademia, nata nel 1783, e che tra i suoi soci ha contato personaggi come Darwin e Lagrange.

Il cantiere interessa l’ex biglietteria dell’Egizio e i locali dell’ex tipografia Marchisio, che fino al 2003 stampava carte da lettere, biglietti da visita e annunci di matrimoni, per la nobiltà torinese e clienti del calibro della famiglia Agnelli, proprio sotto le volte della ex cappella firmata da Guarini.

Un gioiello architettonico oggi chiuso, in cui sono ancora accatastate antiche mobilie, che entro novembre rinascerà a nuova vita. “Si tratta di uno spazio a doppia altezza che verrà riportato ai fasti originali e che ospiterà esposizioni temporanee di vario genere” ha precisato la direttrice Mancinelli.

“L’Accademia delle Scienze ha moltissime anime. Ci occupiamo di scienza, arte, storia e letteratura, attraverso convegni, conferenze e pubblicazioni. Da qualche anno abbiamo dato avvio a mostre, nella sala attigua a quella dei Mappamondi, cuore dell’Accademia. Esponiamo parte delle nostre preziose collezioni , costituitesi tra Settecento e Ottocento, un patrimonio che conta più di 300 mila volumi e migliaia di manoscritti – ha spiegato la direttrice – Di qui la necessità di dotare l’istituzione di un suo spazio da dedicare alle mostre”.

L’ultima esposizione in ordine di tempo è “1915-2015: cento anni di relatività generale”, dedicata ad Albert Einstein e tuttora in corso.

“L’abbiamo inaugurata nell’autunno del 2015, per celebrare il centenario della relatività e contiene diversi pezzi di rilevanza internazionale, che sono conservati proprio a Torino” ha detto Mancinelli.

Tra questi una copia della rivista “Annalen der Physik” dove Einstein per la prima volta pubblicò la teoria della relatività, un pezzo del valore di migliaia di euro , ma anche una lettera e un manoscritto dello scienziato. Tra le curiosità il verbale della riunione dei soci dell’Accademia torinese, chiamata a decidere sull’ingresso di Einstein nell’istituzione. Un documento da cui si evince lo scetticismo degli scienziati nei confronti di un collega che di lì a poco avrebbe rivoluzionato la fisica novecentesca. Quando si trattò di votare per l’ingresso di Einstein in Accademia questi totalizzò solo un voto a suo favore.

Top secret invece il nome della mostra che inaugurerà il nuovo spazio. Ma sia in Accademia sia in Compagnia di Sanpaolo, che promuove il Sistema Scienza Piemonte, ci stanno già lavorando.