Droni, Polizia: allo studio più controlli su operatori e attività

Sarà possibile negare autorizzazione per motivi di sicurezza

DIC 2, 2015 -

Roma, 2 dic. (askanews) – Sono allo studio misure di polizia più severe nel settore dei droni, sia per il rilascio delle autorizzazioni agli operatori sia per lo svolgimento di operazioni. Ad annunciarlo Coriolano Conte della Divisione aerea della Polizia di Stato nel corso del convegno “L’Italia dei droni. Sviluppo e prospettive della tecnologia e del mercato degli Apr in Italia”, organizzato nell’ambito di “Roma Drone Conference”.

A proposito dell’utilizzo sempre più diffuso degli aeromobili a pilotaggio remoto e della necessità di prevenire eventuali atti illeciti, Conte ha parlato del lavoro che un apposito tavolo del ministero dell’Interno sta svolgendo per mettere a punto strumenti di prevenzione.

“E’ allo studio un’autorizzazione di polizia” per gli operatori di droni “per conoscere in anticipo se sono idonei per la concessione di questa autorizzazione”. “Accanto a questo – ha aggiunto Conte – in caso di svolgimento di operazioni particolari – con un grado di ingerenza diverso da parte dell’autorità a seconda del tipo di operazioni, – sia nel caso di operazioni critiche che non critiche, probabilmente sarà necessario fare una comunicazione all’autorità di PS, che deve conoscere ed eventualmente agire in via preventiva”. Si tratta, ha precisato Conte, di misure “ancora in fase di realizzazione”, in base alle quali sarà possibile negare l’autorizzazione a un’operazione per motivi di sicurezza.

Un altro fronte su cui si conta di intervenire è la formazione del personale di strada, perché, ha sottolineato Conte, “non basta sequestrare il mezzo, occorre soprattutto individuare l’operatore a terra per poter infliggere la sanzione”.

Quanto al prontuario delle infrazioni con i droni, messo a punto dalla Polizia alla luce del primo regolamento dell’Ente nazionale sull’aviazione civile sull’uso degli Apr del 2013, Conte ha spiegato che “sono allo studio alcune modifiche” che tengano conto delle novità introdotte dall’Enac con la seconda edizione del regolamento che risale allo scorso luglio.