Stadio Roma, Comitati a Campidoglio: Tavolo e rinvio delibera

Uffici capitolini: le preoccupazioni dei comitati sono le nostre

MAR 15, 2023 -

Roma, 15 mar. (askanews) – Primo incontro ufficiale tra le commissioni congiunte capitoline Urbanistica e Sport, presiedute dai consiglieri Pd Tommaso Omodeo e Verde Ferdinando Bonessio, e i comitati pro e contro il progetto dello Stadio della Roma a Pietralata. L’obiettivo è preparare l’arrivo in Assemblea capitolina della delibera sul pubblico interesse per l’opera, necessaria a far procedere l’iter. L’incontro ha ribadito le aspettative e le preoccupazioni dei cittadini, ma anche la posizione degli uffici capitolini: “le preoccupazioni dei cittadini sono quelle degli uffici – ha ammesso il direttore del dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica Gianni Gianfrancesco, al termine dell’audizione di cittadini e consiglieri – Elementi impeditivi tenderei a escluderli: non ci sono elementi che ci dicono che fare lo stadio sia impossibile. Al momento, però, non c’è elemento scientifico per dire se si fa o non si fa”. “Stiamo dando corso agli indirizzi dell’organo politico – ha spiegato il direttore – stiamo svolgendo attività per esaminare tutti gli aspetti e ci sono alcuni elementi che destano preoccupazioni. Realizzare uno stadio all’interno della città potrebbe produrre comunque distorsioni – ha aggiunto – ma se ragionassimo in termini assoluti dovremmo fare opere solo nel deserto. Se al termine delle verifiche gli uffici dovessero riscontrare anche solo una difficoltà insormontabile non avremmo difficoltà di segnalarlo”. I comitati hanno sollevato tutte le prescrizioni emerse dalle osservazioni espresse, nella conferenza dei servizi preliminare, sui problemi per la viabilità, l’impatto sull’ambiente e sull’inquinamento acustico che porterà l’impianto. Il Comitato “Stadio a Pietralata? No Grazie” ha puntato il dito contro “una variazione al Piano regolatore improvvisa, per la quale un grattacielo di 20 piani incomberà su un quartiere già ai limiti per inquinamento acustico, da biossido di azoto e polveri sottili”. Il comitato ha chiesto ai consiglieri “di prendersi più tempo per decidere sul pubblico interesse, e aprire un tavolo con i cittadini per affrontare insieme i nodi uno a uno e capire se si possono risolvere”. Il Comitato Colline e Valle di Pietralata e Tiburtina, tra gli altri, che non si è espresso “ne’ per il sì ne’ per il no a priori”, ha segnalato “l’impatto dell’afflusso e il deflusso dei tifosi e degli spettatori degli eventi, per il quale è necessario prevedere una Ztl nei quartieri limitrofi che ci difenda dal parcheggio selvaggio”. Quello di Monti di Pietralata ha puntato il dito contro “l’inquinamento visivo ed acustico di un impianto alto 50 metri: non si può tamponare con gli alberi, ci vorrebbero delle sequoie”; mentre la Rete civica Parco Andrea Campagna ha puntato il dito contro “la cancellazione del Parco di Pietralata riconfermato dal piano particolareggiato con incontri di partecipazione. Un patto di 14 ettari a verde pubblico stretto e confermato con i cittadini per tanti anni. Le zone di degrado stanno dappertutto, non vanno cementificate ma recuperate. Farle riempire da progetti privati è una resa per il pubblico”. Anche l’associazione Carteinregola ha stigmatizzato la privatizzazione “di aree verdi trasformate in campi sportivi e campi di padel che non saranno di certo a disposizione gratuita dei cittadini”. Il comitato Pro Stadio ha, invece, minimizzato le obiezioni come “tanto casino per nulla”, e come “problemi risolvibili dal progetto definitivo dell’opera che vede al lavoro per la Roma i migliori architetti”. Il rappresentante ha indicato il problema di comunicazione con la cittadinanza “nell’abbandono che per 5 anni la città ha scontato, e che è difficile recuperare per l’amministrazione attuale”, innescando una vivace polemica con gli esponenti M5S presenti in seduta.