##Regionali Lazio, tra napalm e fioretto count down al via

Meno sette al "dopo Zingaretti", Rocca D'Amato e Bianchi pancia a terra a caccia di voti

FEB 6, 2023 -

Roma, 6 feb. (askanews) – È lunedì, è il 6 febbraio e, il prossimo lunedì ad urne chiuse dopo le 14, in tarda serata per la regione Lazio il dado sarà tratto: ci sarà un nuovo presidente alla guida del territorio. Non sappiamo chi sarà il prossimo governatore della regione e, certo, manca davvero poco, con le coalizioni che scaldano i motori e puntano dritto alla conquista del “podio”. Domenica 12 e lunedì 13 febbraio i cittadini del Lazio si recheranno alle urne per scegliere il nuovo presidente tra Donatella Bianchi per il Movimento 5 Stelle, Alessio D’Amato per il centrosinistra e Francesco Rocca per il centrodestra. Una battaglia che si sta combattendo a colpi di fioretto sui programmi, e a suon di “napalm” sul fronte personale e umano. Era prevedibile e la campagna elettorale nelle ultime 4 settimane lo aveva fatto presagire: manca poco e si sparano tutte le cartucce a disposizione. Oggi Alessio D’Amato lo ha spiegato: va avanti sul territorio e fa il punto su quanto fatto e quanto ancora fare. Anche Francesco Rocca insiste con il suo programma e rilancia: “la regione era ferma con me si va avanti”. I tre si stanno fronteggiando da giorni sui temi centrali dell’organizzazione di una regione, la sanità, le infrastrutture, i trasporti e i rifiuti. Ma si avvicinano le urne e si combatte. E oggi la battaglia è stata dura, scivolata via sulla storia personale e passata di Francesco Rocca, una storia che lui stesso ha ammesso di portarsi sempre dietro, con la quale deve fare i conti da sempre, un inciampo a 19 anni legato a questioni di droga. Un tema che l’opposizione e certa stampa – come lui stesso ha sottolineato oggi ospite su Radio Rai1 a “Un giorno da pecora” – è stato cavalcato nonostante sia una esperienza passata e conclusa e vista la sua vita con l’impegno e gli incarichi in Croce Rossa e come avvocato penalista. La storia di Rocca è nota, superata e i candidati suoi avversari guardano ai programmi e alle criticità da affrontare. D’Amato batte il territorio pancia a terra convinto di poter far la differenza grazie all’esperienza di dieci anni in seno alla giunta Zingaretti e Donatella Bianchi forte della aua visione di un territorio green, che guarda al futuro.