##Regionali Lombardia, big in campo negli ultimi giorni pre voto

Fontana esulta per autonomia, per Moratti e Majorino è solo spot

FEB 3, 2023 -

Milano, 3 feb. (askanews) – Se la fase più importante di una partita si riconosce dalla caratura dei giocatori che entrano in campo allora la campagna elettorale delle regionali in Lombardia sta per entrarci. Durante il prossimo fine settimana, l’ultimo prima del voto del 12 e 13 febbraio, sono infatti attesi sul territorio diversi leader nazionali a partire da Silvio Berlusconi. L’ex premier interverrà domani all’auditorium Testori di Palazzo Lombardia all’evento a sostegno di Attilio Fontana “Forza Italia, Forza di governo”, insieme ai rappresenti del partito nell’esecutivo di Giorgia Meloni, cioè i ministri Tajani, Bernini, Casellati, Tajani, Pichetto Fratin e Zangrillo, oltre ai capogruppo di Camera e Senato Cattaneo e Ronzulli. Weekend lombardo anche per il leader del Terzo Polo, Carlo Calenda, che sarà domani a un incontro elettorale nel Bresciano, accompagnato dalla portavoce di Azione Mariastella Gelmini. Domenica poi, Calenda sarà a Milano per l’evento “L’ultimo miglio”, al Teatro Parenti, insieme a Matteo Renzi e alla loro candidata alla presidenza della Lombardia Letizia Moratti. Quanto al candidato di centrosinistra e M5s, Pierfrancesco Majorino, domani presenterà gli aspiranti consiglieri regionali della sua lista civica insieme al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al Teatro Litta, e domenica sarà in Brianza, ma dovrà aspettare fino a lunedì per la visita di due giorni in Lombardia del leader del M5s, Giuseppe Conte. Martedì sarà poi il giorno della chiusura della campagna elettorale del centrodestra, con Salvini, Berlusconi, Meloni e Lupi attesi sul palco del Teatro Dal Verme a Milano. Intanto è ancora il disegno di legge sull’autonomia differenziata, approvato ieri dal Consiglio dei ministri, al centro del dibattito quotidiano tra i candidati. “C’è ancora un iter lunghissimo, diciamo che hanno fatto un primo passo” osserva Majorino. “Io non sono chiuso al tema dell’autonomia, ma condivido il pensiero di chi fa notare che in questo modo si stanno togliendo soldi ai Comuni” aggiunge. A cantare vittoria è invece Fontana, secondo il quale “è stata data finalmente una doverosa risposta, un doveroso riscontro, hai tanti cittadini, lombardi e veneti, che nel 2017 parteciparono al referendum e dissero che volevano l’autonomia”. Moratti considera infine il primo via libera del governo “solo una trovata elettorale” a favore di Lega e Fontana: “È un disegno di legge che dovrà comunque passare in Parlamento, ci vorrà molto tempo e finché non ci sono le risorse non si riesce e non si può parlare di autonomia. È una presa in giro nei confronti degli elettori, in particolare degli elettori lombardi che l’autonomia e la vogliono davvero”.