Ischia, Ascani (Pd): no nuovi condoni, sì abbattere immobili abusivi

"Incalzeremo governo su aiuti per Ischia e altri territori colpiti"

NOV 30, 2022 -

Roma, 30 nov. (askanews) – “No a nuovi condoni, no a sentenze mediatiche contro i sindaci sì invece a strumenti e risorse che consentano ad amministratori e prefetti di fare gli abbattimenti degli immobili abusivi”. Così la vicepresidente del Pd, Anna Ascani, intervenendo alla Camera nel corso della commemorazione delle vittime della frana di Casamicciola sull’isola di Ischia. “Serve uno sforzo immediato per rafforzare la cultura della prevenzione, per dotare tutti i comuni di piani di emergenza di Protezione Civile, serve l’impegno a far diventare le opere contro il dissesto idorgeologico le uniche vere opere di preminente interesse nazionale, a rafforzare le strutture tecniche amministrative di Regioni, Comuni, Autorità di distretto; serve attuare il piano di adattamento ai cambiamenti climatici; approvare finalmente una legge nazionale per fermare il consumo dissennato di suolo che è tornato a crescere e che aggrava la fragilità del nostro territorio”, ha aggiunto Ascani. “Incalzeremo il governo a fare tutto ciò che serve per Ischia e per gli altri territori colpiti da calamità da ultimo le Marche. Chiediamo di agire per rafforzare la prevenzione del dissesto idrogeologico e per destinare alla lotta ai cambiamenti climatici, alla cura del territorio le risorse necessarie evitando di indirizzarla investimenti inutili o peggio dannosi”, ha proseguito la vicepresidente Pd. “Diamo subito un segnale chiaro e unitario: destiniamo tutte le risorse a disposizione del Parlamento per la conversione della legge di bilancio al contrasto al dissesto idrogeologico evitando di disperderle in mille rivoli”, ha aggiunto. “Vigileremo perché non siano più promossi, sotto qualsiasi forma o dicitura, condoni di alcun genere. Quello su Ischia del 2018 fu una scelta sbagliata e dannosa, in Parlamento come Partito Democratico, assieme alle altre opposizioni di centro-sinistra e alle tante voci dell’ambientalismo, contrastammo duramente quella norma che niente aveva a che fare con il decreto Genova”, ha sottolineato.