Rischio tempesta sul ministero del Mare. I dubbi della Lega

Salvini teme di vedersi sottrarre deleghe: "Non sapevamo di nuovo dicastero"

OTT 21, 2022 -

Roma, 21 ott. (askanews) – Sul ministero del Mare e la sovrapposizione con il ministero delle Infrastrutture potrebbe scatenarsi la prima tempesta nel governo Meloni, prima ancora del giuramento. Perchè del dicastero affidato a Nello Musumeci “nella Lega non sapevamo nulla”, e perchè il timore di Matteo Salvini è che in qualche modo il suo ministero possa essere depotenziato a favore dell’ex governatore della Sicilia. Per questo fonti della Lega hanno subito voluto chiarire che “le deleghe del ministro Musumeci non assorbiranno alcuna competenza attualmente in capo al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile”. Ma nel Carroccio sono consapevoli che la questione è ancora tutta da chiarire, e che solo i prossimi giorni scioglieranno i dubbi.Certo, “per togliere un dipartimento a un ministero serve una legge”, ricordano dalla Lega. E tuttavia la domanda su cosa andrà a fare Musumeci resta. “Ma come si tengono insieme ‘mare’ e ‘Sud’? Genova, Trieste, Livorno, Civitavecchia, Ravenna, Ancona… Tutti i porti più importanti sono al Nord e al Centro”, ragionano dal Carroccio. Ma soprattutto il timore è che al neonato ministero possano essere affidate Guardia Costiera e infrastrutture legate ai porti. Due “carte” che invece Salvini vuole giocarsi in proprio, per la questione immigrazione e per la rilevanza che le opere portuali occupano nel sistema Italia. “Quello di Musumeci è un ministero senza portafoglio – ragionano dalla Lega – ma la Presidenza del Consiglio può tenersi ad esempio il bilancio delle Capitanerie e poi affidare le deleghe a Musumeci… E come si può pensare di affidare una forza armata alle dirette dipendenze del presidente del Consiglio?”. Quanto alle infrastrutture, “come si può pensare di scindere le opere portuali dai problemi legati al traffico marittimo? In questo Paese già è successo troppe volte di realizzare opere ‘sbagliate’ perchè diversi attori coinvolti non si parlavano tra di loro, non è il caso di separare ulteriormente le competenze…”. Insomma, i dubbi sul nuovo ministero nella Lega sono tanti: “Magari è solo un coordinamento, magari punterà più sul Sud, magari è solo fuffa… Altrimenti vuol dire non sapere di cosa si sta parlando”.