Russia,fonti Ppe: frasi Berlusconi inaccettabili ma è il passato

Nella riunione Tusk all'attacco ma caso è considerato chiuso

OTT 20, 2022 -

Bruxelles, 20 ott. (askanews) – Le parole di Silvio Berlusconi su Putin e su Zelensky sono “inaccettabili” ma il cavaliere non è ormai più un punto di riferimento per il Ppe. E’ questo, in sostanza, quanto emerso questa mattina del corso della riunione del Partito popolare europeo a Bruxelles, secondo quanto riferiscono fonti europee presenti all’incontro. Riunione che ha avuto tra gli argomenti di confronto proprio il ‘caso’ italiano. Il presidente Manfred Weber, spiegano le fonti, nel suo intervento ha definito “inaccettabile” quanto accaduto ma, ha aggiunto, il riferimento per l’Italia della casa dei popolari europei non è più Berlusconi ma Antonio Tajani, “garante” dell’approccio atlantista ed europeista di Forza Italia. Il Cavaliere, precisano le fonti, è sicuramente nella “storia” del Ppe ma, appunto, la sua figura resta nel “museo”, senza più un ruolo nell’attualità. E questo, si assicura, vale per lo stesso Weber, ma anche per le personalità più di spicco come Roberta Metsola e Ursula von der Leyen. Lo stesso Tajani ha preso la parola per chiarire quanto successo e per ribadire “le posizioni del leader del mio partito, di Forza Italia e mia personale, a favore della Nato, delle relazioni transatlantiche e dell’Europa e contro l’inaccettabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia”. Sul tema, viene riferito, c’è stato poco dibattito. Solo il polacco Donald Tusk, ex presidente del Consiglio Ue, ha stigmatizzato con forza quanto accaduto. “Del resto per l’opinione pubblica polacca ogni dichiarazione pro-Putin è inaccettabile”, si fa notare. Il caso, quindi, al Ppe è considerato chiuso. “Ho parlato fin dal momento successivo alle elezioni con Meloni, Draghi, Letta e Tajani – ha detto la Metsola in conferenza stampa a margine del Consiglio Ue -. Ho avuto dichiarazioni molto chiare sul fatto che l’Italia deve restare al centro dell’Unione europea. Oggi Tajani al Ppe ha fatto delle dichiarazioni a favore dell’Ucraina e di una forte relazione transatlantica. Non posso commentare il dibattito sulla formazione del nuovo governo che è ancora in corso ma tutti i messaggi ufficiali che ho avuto sono coerentemente pro-Ucraina, pro-Europa e pro-transatlantici”.