##In Lombardia Fontana tira dritto, evitato incontro con Moratti

Governatore "assolutamente convinto" di poter avere la meglio su candidatura

OTT 3, 2022 -

Milano, 3 ott. (askanews) – A tre giorni dallo strappo che lo ha portato a definire “incrinato” il rapporto con Letizia Moratti, Attilio Fontana tira dritto e si dice “assolutamente convinto” del fatto che alla fine del braccio di ferro con la sua vice sarà lui il candidato del centrodestra alle regionali del 2023 in Lombardia. Di certo la questione è intrecciata con la formazione del nuovo governo – anche se i due interessati non sembrano disposti a contropartite ministeriali in cambio di un passo indietro – e non si risolverà prima che la coalizione, che in Regione governa da 28 anni, abbia completato la squadra per Palazzo Chigi. “Io penso alla Lombardia e mi concentro sulla Lombardia”, ha risposto oggi Fontana a chi gli ha chiesto se fosse interessato all’eventuale proposta di diventare ministro dell’Autonomia. Più o meno la stessa risposta data nei giorni scorsi da Moratti rispetto all’ipotesi che le venga offerto un altro dicastero, che sia quello della Sanità o quello dell’Istruzione, dove peraltro è già stata dal 2001 al 2006. Entrambi resistono dunque all’ipotesi di un trasloco, ma se per il leghista è una posizione quasi obbligata, per la sua vice, molto apprezzata da Giorgia Meloni, un’eventuale offerta potrebbe essere difficile da rifiutare e anche da Fdi nelle ultime ore sono arrivati inviti a non alzare troppo la polvere. “Moratti non si agiti, perché questo non è proprio il momento e l’intelligenza di un politico si coglie anche dalla sua capacità di scegliere i tempi”, ha detto la coordinatrice di Fdi Daniela Santanchè, dopo lo strappo di venerdì sera con Fontana. Un invito confermato oggi da Ignazio La Russa, a Milano per un incontro a Palazzo Marino con il sindaco Beppe Sala dedicato allo stadio di San Siro. Intanto Fontana e Moratti governano da separati in casa tanto che il primo, arrivato a un appuntamento al quale era attesa anche la seconda, ha detto di non sapere della sua prevista presenza. “Non lo sapevo, io seguo il mio percorso e le cose che devo fare”, ha detto. I due, tra ritardi e cambi di programma, non si sono incrociati per pochi minuti e il fatto non è passato inosservato. Se dunque nel centrodestra lo scenario è ancora “apertissimo”, fa sapere una fonte del partito di Meloni, non va meglio nelle opposizioni alle prese con la ricerca di una difficile sintesi tra posizioni che appaiono inconciliabili. Il Pd regionale ha riunito al Pirellone la direzione per prendere l’iniziativa sulle alleanze, ma la scelta del candidato appare ancora lontana. Tra le ipotesi che circolano da mesi c’è quella dell’economista Carlo Cottarelli, che piacerebbe forse al terzo polo, ma non al M5s, mentre un eventuale nuovo campo largo tra dem e pentastellati escluderebbe ogni tentativo di riavvicinamento ad Azione e Italia Viva.