Letta si dice pronto a ‘combattere’ il presidenzialismo: è un gravissimo errore

Ho scelto di candidarmi a Vicenza per dimostrare che possiamo vincere

AGO 18, 2022 -

Elezioni Roma, 18 ago. (askanews) – Il presidenzialismo in Italia “penso sarebbe un gravisso”. Per questo “combatteremo per evitarlo”. Lo dice il segretario del Pd Enrico Letta, intervistato da Il Giornale di Vicenza, città dove sarà candidato alla Camera. “Sono contrario – spiega Letta- non perché pensi che il presidenzialismo porti a una dittatura, ma perché la nostra Costituzione è anti-presidenzialista. Chi propone oggi la torsione presidenziale non sta proponendo un aggiustamento della Carta ma la sua cancellazione per andare verso un impianto sbagliato che gioca sull’uomo forte o la donna forte di cui il nostro sistema non sente il bisogno”. “Mi colpisce – afferma ancora il segretario del Pd- che la campagna elettorale del centrodestra sia cominciata con la caduta del governo e sia proseguita con l’attacco a Mattarella di cui sono addirittura state vocate le dimissioni”. Poi il segretario Pd parla di flat tax. “Se uno dice che vuole la flat tax, misura irrealizzabile e che crea disuguaglianza, non può contemporaneamente dire che vuole la riduzione delle tasse sul lavoro. O l’una o l’altra. La nostra proposta fiscale invece si basa sulla riduzione delle tasse sul lavoro per dare una mensilità in più ai lavoratori e questa è una misura che va a sostegno di questi ultimi e delle imprese. Questa misura era già stata costruita e dettagliata nelle sue coperture. Sarebbe entrata in vigore già a dicembre, se il governo Draghi fosse rimasto in carica”. Parlando della sua candidatura a Vicenza, Letta spiega che “Vicenza è il cuore del Veneto. Con questa provincia ho sempre avuto negli anni rapporti forti e intensi: mi sento a casa”. Inoltre “penso che la nostra campagna elettorale non debba essere in difesa ma in attacco. Se fosse stata in difesa mi sarei candidato in Toscana ma così facendo avrei trasmesso il messaggio di un segretario nazionale che si rinchiude nella fortezza protetta. Invece voglio dimostrare che queste elezioni possiamo vincerle. E quindi ho deciso di fare un’incursione laddove la partita è più difficile, laddove i risultati del Pd sono oggettivamente più bassi che altrove, laddove, soprattutto, il numero di coloro che hanno tradito Draghi è altissimo”. “La leadership di Zaia – afferma Letta – sta per finire e noi siamo intenzionati ad uscire dalla marginalità di questi anni, mettendo tutti e due i piedi in campo. I veneti si ricorderanno di chi ha tradito Draghi. A maggior ragione ora che l’alternativa al governo Draghi è manifesta e si chiama Giorgia Meloni. Con la Lega che si è arresa alla leadership di Fratelli d’Italia. Voglio vedere quale imprenditore veneto, quale commerciante veneto, quale insegnante veneto, facendo un paragone tra quello che avevamo, Mario Draghi premier, e quello che potremmo avere, Giorgia Meloni premier, sceglierebbe la seconda opzione”. “Noi in questi anni – dice ancora il segretario del Pd- abbiamo dimostrato senso di responsabilità e siamo stati quelli che più di tutti hanno prestato attenzione al mondo delle imprese, del lavoro, che chiedevano stabilità. E perché il nostro programma elettorale è un programma che parte dall’agenda Draghi e aggiunge altri capitoli che hanno a che vedere anche con il mondo dell’economia. Questo mondo noi pensiamo di poterlo rappresentare meglio di altri”. Tor/Int13