Cosa ha detto Enrico Letta (anche sul Governo)

Intervento alla direzione nazionale del Pd

GEN 15, 2022 -

Elezioni Quirinale Roma, 15 gen. (askanews) – “Non c’è nessun diritto di precedenza del centrodestra per indicare il Presidente della Repubblica, in questi giorni si è confuso l’atteggiamentro rispettoso da parte nostra con l’idea che ci siano numeri in Parlamento per cui il centrodestra abbia automaticamente il diritto di precedenza: questo diritto non c’è, i numeri non lo assegnano, la situazione politica in Parlamento non lo assegna”. Lo ha detto Enrico Letta parlando alla Direzione nazionale del Pd allargata ai gruppi parlamentari e ai delegati regionali. “Noi – ha aggiunto – conosciamo la delicatezza del tempo che viviamo, la situazione Parlamento, dove nessuno ha la maggioranza, è un’unione di minoranze e ognuno di noi deve considerare questo con rispetto e responsabilità”. Secondo il segretario del Pd non può passare l’idea che “la Presidenza della Repubblica sia di proprietà del centrodestra: non è così, è una scelta profondamente sbagliata, come quella logica dello scoiattolo, cioè cercare voto per voto”. Per il Quirinale, ha proseguito, serve una “figura super partes”, in continuità con la presidenza Mattarella. “Mettere in campo da parte nostra un nome oggi significa bruciarlo e renderlo oggetto di veti da altre parti politiche – ha spiegato- . Noi vogliamo muoverci in modo costruttivo per un Presidente che sia innanzitutto in scia con lo straordinario settennato di Sergio Mattarella, a cui voglio dedicare un tributo di tutti noi e degli italiani e che è voto un favorevole a quel tipo di presidenza della Repubblica. Una figura istituzionale, di garanzia, super partes in cui tutte le componenti della società possano trovarsi, non un capo politico, non una figura divisiva, ma istituzionale, che possa rappresentare tutti in continuità con il modello Mattarella”. “L’obiettivo per Letta “è eleggere una presidente o un presidente che domani, dopo le elezioni del 2023 possa dare un incarico di governo a qualunque partito abbia vinto le elezioni politiche, quella condizione di normalità che però parte dalla scelta oggi di una personalità effettivamente super partes”. Secondo Letta, “la scelta del centrodestra è profondamente sbagliata, un capo politico è divisivo e nessuno è più divisivodi Berlusconi e ci ha profondamente stupito ieri. Un atteggiamento che finisce per rendere le cose più difficili, ma siamo positivi e ottimisti sul fatto che il nostro atteggiamento convincerà tutti per arrivare il più presto possibile alla soluzione migliore”. Il segretario del Pd ha quindi parlato del Governo: “Ieri il centrodestra ha chiuso le porte al dialogo ma noi vogliamo riaprirle perciò proponiamo un patto di legislatura per concludere la legislatura e andare al voto nella primavera del 2023”. Un patto basato su “tre punti”, ha spegato il segretario del PD: elezioni di un Presidente super partes, di garanzia per tutti, la scelta forte di dare energia impulso per i prossimi 14 mesi di governo in continuità con l’oggi ma con nuova e rinnovata energia e usare questi 14 mesi per completare alcune fondamentali riforme per la buona politica: nuovi regolamenti parlamentari che limitino il trasformismo e i cambi di casacca, e aggiustare la legge elettorale, tutte cose che necessitano di un accordo generale, che parta dalle forze di maggioranza a cui mi rivolgo perchè si rinnovi un patto di legislatura”. “Ognuno deve fare un gesto di coraggio e generosità verso il paese che sono sicuro verrà ripagato – ha aggiunto -. Chiedo a ognuno di uscire dai propri steccati e fortini scelta che può portare solo alla condanna definitiva verso la politica. La buona politica è possibile”. E sull’attuale presidente del Consiglio ha aggiunto: “Dobbiamo proteggere la figura di Mario Draghi, non pssiamo permetterci di non avere come stella polare la sua credibilità a livello europeo e internazionale.Proteggere la sua figura è fondamentale. Noi sosteniamo questo governo con forza e vogliamo che Draghi possa dare il meglio di sè in questa condizione unica e particolare”. Per Letta, “l’ipotesi di tenere elezioni quest’anno va messa totalmente da parte. L’idea che la macchina si fermi per dei mesi mentre bisogna dare il massimo è fuori discussione”. Pie