Green pass, al via raccolta firme online referendum per abolirlo

Freccero tra i promotori. Il leghista Bagnai: Importante occasione

SET 18, 2021 -

Coronavirus Roma, 18 set. (askanews) – E’ online da oggi il sito www.referendumnogreenpass.it per raccogliere le firme contro il green pass: giovedì 16 settembre alle 10, infatti, è stata depositata presso gli uffici della Corte di Cassazione la richiesta di procedere alla raccolta firme per il referendum abrogativo delle disposizioni di legge sul Green Pass, da parte di alcuni rappresentanti del mondo studentesco e della società civile “che – si legge in una nota – hanno voluto in questo modo manifestare il proprio sdegno e il proprio dissenso nei confronti della deriva antidemocratica in atto”. “Si tratta – informa il comunicato – di una proposta referendaria fortemente voluta e promossa da studenti e cittadini determinati a preservare le basi della nostra civiltà giuridica, condizione essenziale per assicurare a tutti un futuro solidale in linea con i dettami della Costituzione repubblicana, di cui il popolo è ormai chiamato a farsi garante”. Le firme saranno raccolte non solo mediante le tipiche modalità referendarie, ma anche in forma telematica sul sito www.referendumnogreenpass.it, ai sensi della disciplina vigente. L’obiettivo è di 500mila firme entro il 30 settembre, secondo quanto stabilito dalla legge. A coordinare e a garantire il funzionamento della macchina referendaria figurano docenti e professionisti di diversa formazione, tra cui l’avvocato Olga Milanese, il professor Luca Marini, il professor Francesco Benozzo, il professor Ugo Mattei, il magistrato Paolo Sceusa, il professor Alberto Contri e Carlo Freccero (già consigliere di amministrazione della Rai e direttore di Rai2 dal 1996 al 2002). Tra i firmatari Maddalena Loy (Rete Nazionale Scuole in presenza), Francesco Servadio, Federico Servadio, Valeria Ballarati, Maria Rosa Verardi, Antonio Giulio Cavallo, Ilaria Zellini, Federico Blandi, Marco Benincasa, Julieta Quintero. I quattro quesiti abrogativi riguardano i decreti sul green pass approvati da aprile scorso ad oggi, dunque quelli che riguardano l’obbligo per treni a lunga percorrenza, ristoranti al chiuso, cinema, teatri, concerti, musei, scuola e università e non il decreto approvato dal consiglio dei ministri giovedì scorso per estendere l’obbligo di certificazione a tutti i lavoratori. “Un’importante occasione per dare evidenza all’entità del dissenso verso il green pass: segnale utile per chi la politica la fa, per chi crede di farla, e per chi subisce i primi e (soprattutto) i secondi!”, commenta su twitter il senatore della Lega Alberto Bagnai.