Comuni, de Magistris: 2mila a rischio default, Stato intervenga

"Nessuna norma ad hoc, si taglia e non si mettono risorse"

MAG 6, 2021 -

Napoli, 6 mag. (askanews) – “Se lo Stato non interviene, di qui a qualche giorno, circa 2mila Comuni andranno in dissesto”. E’ il grido d’allarme del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ospite di Radio Crc. Considerando “tecnicamente sbagliata” la recente sentenza della Corte Costituzionale sui debiti delle amministrazioni comunali, l’ex pm ha aggiunto: “Finalmente tutti si stanno rendendo conto del tema degli enti locali, ma se non fossi stato il primo, con alcuni colleghi, a insistere nei giorni scorsi per ottenere il rinvio dell’approvazione dei bilanci di almeno 30 giorni, oggi ci sarebbero già 2mila Comuni in dissesto. Con questa sentenza – ha proseguito – ora, se lo Stato non interviene entro qualche giorno, più o meno 2mila Comuni tra cui Napoli e Torino andranno in dissesto, non per loro colpe ma perché lo Stato non è in grado di fare norme ad hoc, taglia e non mette e chiede ai Comuni nell’anno della pandemia di incassare le cartelle che lo Stato ha bloccato. Così non si può andare avanti”.

“Ora finisce anche quella litania dei politicanti da quattro soldi che ogni tanto se ne escono con la norma ‘Salva Napoli’ che non c’è mai stata a differenza di quanto fatto negli anni per altre città – ha detto ancora il sindaco – Adesso c’è la partita delle elezioni e, guarda caso, si sventola la necessità di affrontare il tema del debito. Quando abbiamo fatto le manifestazioni a Montecitorio e davanti Palazzo San Giacomo non c’era nessun politico eletto a Napoli, un ministro napoletano o qualcuno che avesse un legame con la nostra terra che avesse sposato questa battaglia. Ora i cittadini capiranno che non c’era la volontà politica di sostenere la città”, ha concluso.