Conte prova a serrare fila parlamentari: voto on line su di me

Nessuna operazione verticistica. "Aperti e inclusivi" con società

APR 10, 2021 -

Roma, 10 apr. (askanews) – Non un’operazione verticistica ma un’investitura come si deve, secondo il Dna del M5s: un voto on line “sulla piattaforma”. Così Giuseppe Conte assicura – in assemblea con i senatori – si aprirà il nuovo corso del Movimento Cinque stelle guidato da lui. I nodi da risolvere non sono pochi, da quello del finanziamento del Movimento da parte degli eletti che si lega, inevitabilmente, ai malumori per la totale assenza di garanzie su un futuro proseguimento dell’impegno politico in Parlamento, alla questione del limite dei due mandati – di cui non si sarebbe parlato nell’incontro odierno – fino al rapporto con Rousseau. Con cui il divorzio è da tempo nell’aria, tanto che ieri lo stesso Vito Crimi ha speso parole che suonano definitive: certo che il Movimento avrà bisogno di una piattaforma ma “deve essere gestita in totale autonomia dall’associazione politica M5s, nei contenuti e nella forma, deve rispondere all’esigenza di essere funzionale al perseguimento dell’azione politica del Movimento e non del soggetto terzo che la mette a disposizione, qualunque esso sia”.

Non è escluso che nelle prossime ore si possano registrare nuove puntate e prese di posizione in questo ‘lungo addio’ nel quale si inserisce anche l’esclusione dell’attuale gruppo dirigente Cinquestelle dall’iniziativa organizzata dall’Associazione Rousseau per lunedì, in ricordo del fondatore Gianroberto Casaleggio.

Anche alla luce dei possibili sviluppi non si può perdere altro tempo, il Movimento, dice Crimi, deve “ripartire con la massima determinazione, adesso” e la “consapevolezza di ciò che siamo” deve essere “il punto di partenza per il rilancio”. Conte da parte sua ha ascoltato per quasi tre ore gli interventi dei senatori sulla riorganizzazione e rifondazione del Movimento che si avvicina sempre di più a un partito e che dovrà avere “referenti” e “continuità” territoriale – alcune sconfitte alle amministrative hanno fatto scuola – e una organizzazione efficiente che produca “risultati efficienti”. Necessario in questo contesto un centro di formazione, che Conte definisce “strategico”, per “formare costantemente” gli attivisti. Certo, bisognerà definire l’identità politica del Movimento, capire in quale perimetro politico si muove – e questo in assemblea lo avrebbe chiesto il ministro Patuanelli – perchè l’epoca del “né di destra né di sinistra” è finita e non corrisponde all’orizzonte a cui guardare che è quello del “2050”.

Conte ha invitato i senatori a mandargli, anche per scritto, le loro proposte e ad essere “inclusivi” e aperti nei confronti della società civile ma soprattutto, per dirla con le parole di chi ha partecipato all’incontro, ha “dato la carica”, “la carica giusta per continuare questo percorso” con “competenze, formazione, vicinanza ai territori”. Insomma, si serrano le fila in attesa che, forse, si dividano le strade con Rousseau.