Cdm blocca delibera Marche: no caccia a piccioni, storni e tortore

Deroghe regionali contrastano con delibera Ispra

DIC 19, 2020 -

Roma, 19 dic. (askanews) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, ha deliberato l’annullamento, a norma dell’articolo 19-bis, comma 4, della legge 11 febbraio 1992, n. 157, della deliberazione della Giunta della Regione Marche n. 834 del 29 giugno 2020, recante “Esercizio delle deroghe previste dalla Direttiva 2009/147/CE, autorizzazione al prelievo dello Storno (Storno Vulgaris) per l’anno 2020”, nonché della deliberazione della Giunta della Regione Marche n. 1235 del 5 agosto 2020, recante “Esercizio delle deroghe previste dalla Direttiva 2009/147/CE. Autorizzazione al prelievo del Piccione o Colombo di città (Columba livia forma domestica) e della Tortora dal Collare (Streptopelia decaocto) per l’anno 2020”. Lo rende noto il comunicato del consiglio dei ministri.

“Tali deliberazioni, adottate al fine di prevenire gravi danni alle coltivazioni agricole nel territorio regionale – si legge nella nota – hanno il prelievo in deroga delle specie piccione, tortora dal collare e storno in contrasto con il parere espresso dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA). Le deliberazioni annullate, infatti, non forniscono adeguate argomentazioni e giustificazioni in ordine alle ragioni per cui si disattende alle indicazioni fornite, né la necessaria indicazione del numero massimo di animali da abbattere, elemento essenziale per la valutazione della sostenibilità della deroga, né un sistema di verifica per la sospensione del prelievo nel caso di raggiungimento della soglia massima. Per quanto attiene alla delibera relativa allo storno, inoltre, la Regione Marche non ha provveduto ad inviare la prescritta rendicontazione relativa all’attuazione della deroga per il controllo dello storno negli anni 2018 e 2019”.