Rottura nel M5S Puglia, Laricchia: errore entrare in maggioranza

"Patto su poltrone". Lezzi: 'Per molto meno ci furono espulsioni'

NOV 26, 2020 -

Roma, 26 nov. (askanews) – Si spacca il Movimento 5 stelle in Puglia, dopo l’intesa fra quattro quinti del gruppo consiliare e la maggioranza guidata dal presidente della Regione Michele Emiliano (Pd). L’intesa ha portato all’elezione di Cristian Casili come vicepresidente del Consiglio regionale e dovrebbe portare, secondo le previsioni della vigilia, anche all’ingresso in Giunta di un esponente del M5S. La candidata alla presidenza della Regione, Antonella Laricchia, vicina all’area critica del Movimento il cui leader è Alessandro Di Battista, dopo la riunione del Consiglio, nel quale è intervenuta per prendere le distanze dai suoi colleghi di gruppo, ha pubblicato un duro post su Facebook. ” Il mondo cambia con il nostro esempio”, ha scrittom, citando poi una frase del cofondatore del Movimento, Gianroberto Casaleggio: “Una persona può credere alle parole. Ma crederà sempre agli esempi”.

“Oggi – è l’accusa lanciata da Laricchia – il M5S in Puglia ha commesso un errore grave, nel merito e nel metodo, tradendo il significato del voto, entrando di fatto in una maggioranza di centrosinistra. Non ho potuto non commentarlo e non rivelarne i dettagli, sottolineando, tra le altre cose, quanto sia paradossale che mentre a parole si cercava e si cerca di autoconvincersi che il percorso è basato sui temi, in verità parte dalle poltrone”.

Secondo la consigliera della minoranza interna “il costo di questa manovra di palazzo si sta già pagando ed è il silenzio e l’inazione sulle numerose inefficienze del sistema della sanità, dell’agricoltura, della Banca Popolare di Bari e sui rinviati a giudizio presenti in Giunta Regionale”.

“I concetti della politica – ha scritto ancora la candidata presidente sconfitta – sono e devono tornare semplici, basta con la presunta scienza della politica che distrugge i consensi, la motivazione dei cittadini che vogliono essere attivi e crea il contesto in cui proliferano disservizi e clientelismo. Io ci sono e ci sarò nel Movimento 5 stelle, con una posizione chiara, limpida, semplice, ragionevole, a garantire il massimo impegno e coinvolgimento ai cittadini con tanti problemi”, ha concluso Laricchia, smentendo per ora le ipotesi di una possibile scissione.

Per Barbara Lezzi, parlamentare salentina ed ex ministra nel Conte 1, “i quattro consiglieri eletti al grido ‘Mai con Emiliano’, fervidi sostenitori dell’ ‘andiamo da soli altrimenti non ne entra di noi neanche uno’, hanno deciso, con capo politico e un ministro (così si dice), di aderire al programma di Emiliano, di avallare il suo sistema e, soprattutto, di ignorare quella consistente parte di attivisti ed eletti che non era e non sarà favorevole. I quattro consiglieri andranno a sedere in giunta con un imputato e un’indagata scelti da Emiliano, quello più ‘grillino’ di tutti come viene definito da giornaloni e giornalini”.

“Per azioni meno gravi di queste, sono state sbattute fuori dal M5S, senza tanti complimenti, diverse persone. L’involuzione del M5S prescrive che di moda è l’incoerenza”, è la conclusione di Lezzi, affidata anch’essa a un post su Facebook.