Morra a La7: Rai spieghi perchè figlio Riina in onda e io no

Dovere servizio pubblico sarebbe stato scatavetrarmi in diretta anzichè cacciarmi

NOV 21, 2020 -

Roma, 21 nov. (askanews) – “Mi domando e domando se sia fare servizio pubblico mandare in onda liberamente interviste a chiunque compreso il figlio di Riina ed impedire invece all’ultimo momento, mentre sta per essere microfonato ed essere giunto apposta in studio in un0altra città, un libero confronto in diretta con il presidente dell’Antimafia che aveva accettato di parlare sulla drammatica situazione che sta vivendo la Calabria”. Lo ha affermato il presidente M5s dell’Antimafia Nicola Morra, ospite stamani a Omnibus su La7

“Qualcuno evidentemente – ha detto ancora Morra- reputa evidentemente che servizio pubblico significa imepedirmi di entrare in trasmissione fermandomi mentre vengo microfonato anzichè consentire di farmi le pulci e scartavetrarmi sulla Calabria e le mie posizioni come doverosamente ritenevo dovesse farsi in una trasmissione giornalistica del servizio pubblico. E’ possibile che sia possibile intervistare tranquillamente nel servizio pubblico anche il figlio di Riina mentre viene accetato tranquilamente quanto accaduto a me?”.

Morra ha inoltre affermato di essere “consapevole” che contro le sue affermazioni sulla presidente Santelli era sceso in campo lo stesso MoVimento Cinque Stelle. E ha replicato direttamente al parlamentare di Forza Italia Alessandro Cattaneo che aveva definito “giusta e doverosa” la scelta della Rai di fermare l’intervista. “Visto che la pensa così e mi definisce personaggio nauseabondo e disgustoso – ha detto il presidente dell’Antimafia- per coerenza credo non avrebbe dovuto accettare di essere stamani qui con me in una trasmissione televisiva…”.