##Regionali, testa a testa Emiliano-Fitto per la sfida in Puglia

Centrodestra accarezza sogno di vittoria. E Renzi corre da solo

SET 19, 2020 -

Roma, 19 set. (askanews) – Otto candidati presidente e 29 liste ma in Puglia la sfida si annuncia tra quattro candidati e, verosimilmente, tra centrodestra e centrosinistra con Raffaele Fitto da un lato e Michele Emiliano dall’altro. Ma la Puglia ha anche un altro significato politico: non solo come in tutte le altre regioni al voto – ad eccezione della Liguria – il patto Pd-M5s sul territorio, caldeggiato dalla maggioranza di governo non ha avuto compimento, ma lo stesso centrosinistra si presenta diviso. Italia Viva, infatti, ha deciso di non sostenere il governatore uscente Michele Emiliano ma di schierare Ivan Scalfarotto mentre il M5s corre da solo con la consigliera regionale Antonella Laricchia.

“C’era un voto utile in Puglia ed era il voto a Teresa Bellanova ma ci hanno detto di no alla sua candidatura – ha tuonato Matteo Renzi a una edizione della Leopolda tutta in salsa Regionali andata in scena in streaming pochi giorni fa – e ora sosteniamo Scalfarotto contro il populista Emiliano”. Il leader di Iv non ha risparmiato strali ai Dem: “Se il Pd perde in Puglia è per avere candidato Emiliano. Se avessimo candidato Bellanova, avremmo vinto a mani basse e avremmo tutta un’altra storia”. Per sostenere Emiliano, appoggiato da ben quindici liste, è volato in Puglia il segretario Dem Nicola Zingaretti che intervenendo insieme al candidato a un colloquio pubblico a Bari ha invitato a “difendere la Puglia” votando Emiliano e scegliendo di proseguire una stagione “che guarda al futuro”. In queste ore anche l’appello di Nichi Vendola, anch’egli ex governatore della regione, che pur senza lesinare critiche sul “plebeismo” come malattia della sinistra ha scandito: “Sono un uomo di sinistra e un elettore di centrosinistra. Voterò per impedire che la destra sovranista si annetta la Puglia di Moro e di Di Vittorio”.

In una partita così, che gli ultimi pronostici fotografano nel testa a testa tra Emiliano e Fitto, il voto disgiunto è stato un argomento molto frequentato. Lo stesso ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha lanciato un appello: “Se gli elettori 5s non sosterranno i candidati del centrosinistra, vinceranno Salvini e Meloni. Non c’è una terza via. Il passaggio è purtroppo molto semplice. La sfida oggi è tra il modello del governo comune con l’ambizione di costruire un’alleanza sociale ed europeista sempre più solida o un ritorno al passato che, dando più poteri alla destra, danneggerebbe il Paese”.

Il centrodestra, intanto, in linea con quanto avviene in altri territori, si è invece ricompattato sul nome dell’europarlamentare Fitto che è già stato governatore dal 2000 al 2005, a quei tempi il più giovane d’Italia. Un palcoscenico quello della Puglia che potrebbe avere un’eco nazionale se il centrodestra riuscisse, in una competizione che secondo i pronostici è sul filo di lana con il centrosinistra, a conquistare la Regione. Per questo i big dello schieramento da Giorgia Meloni ad Antonio Tajani, allo stesso Matteo Salvini, sono stati a fianco di Fitto durante la campagna elettorale e domenica saranno tutti e tre insieme in Puglia.

In casa Cinquestelle, invece, Antonella Laricchia ha resistito a quelle che più volte ha definito “pressioni” per spingerla a un passo indietro che aprisse la strada a un’alleanza tra i grillini e il centrosinistra. Un merito secondo il capo politico del M5s Vito Crimi: “Ad Antonella Laricchia sono state fatte tante proposte, di ogni tipo, per indurla a un passo indietro ma non si è piegata e ha tirato dritto. Questo dà l’idea della rettitudine, della combattività e della passione che la anima e con la quale sta conducendo questa campagna elettorale”.

Infine corre da solo anche il renziano, pugliese d’adozione, Ivan Scalfarotto, ex sottosegretario agli Esteri, ad appoggiarlo è sceso in Puglia nel fine settimana Matteo Renzi.