Regionali, Di Maio: nessun rischio per governo, andiamo avanti

"M5s ha bisogno di una leadership forte e legittimata"

SET 12, 2020 -

Roma, 12 set. (askanews) – “Nessun rischio” per il governo dalle prossime elezioni regionali, “pensiamo a lavorare, andiamo avanti. Dobbiamo dare risposte concrete ai cittadini che in questi mesi hanno sofferto a causa del Covid”. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in una intervista al ‘Qn’.

Le alleanza locali con il Pd non sono, assicura, andate in archivio. “Presentarsi alle prossime amministrative in coalizione con altre forze politiche e civiche non solo è un progetto in cui credo, ma è la strada che ci hanno indicato i nostri iscritti con una delle ultime votazioni. Per queste regionali purtroppo eravamo fuori tempo massimo, probabilmente ci si doveva organizzare meglio e prima. Magari in qualche caso è stata un’occasione sfumata, ma ci atteniamo alle decisioni dei territori e le supportiamo fino in fondo. Anche per il futuro, però, il punto di partenza sarà sempre la voce di chi è sul territorio. Quindi altro che archiviare, siamo nella fase viva di un modo di presentarsi agli elettori più strutturato, diffuso e organico”.

Per quanto riguarda il referendum, sottolinea, “siamo a un passo dal portare definitivamente a casa una riforma che a livello costituzionale cambierà davvero le cose, senza stravolgerle. Di una rivoluzione del modo di intendere gli assetti istituzionali che il Paese attende da decenni. E questo il Pd lo sa, infatti l’ha votata in Parlamento. Anche perché le ragioni del Sì sono ampiamente condivise e oggettive. Se lo snelliamo, il Parlamento diventa più efficiente, quindi più produttivo e ancora più centrale negli equilibri istituzionali. Per non parlare della credibilità che recupererà la politica in generale di fronte ai cittadini, i quali beneficeranno anche del mezzo miliardo a legislatura risparmiato e trasformato in scuole, strade, ospedali e servizi. È una riforma semplice e mirata, che modernizzerà finalmente il nostro Paese e lo adeguerà agli standard internazionali più virtuosi. È un punto di inizio per iniziare a cambiare”.

Infine sul futuro del M5s: “Il Movimento ha bisogno di una leadership forte e legittimata. Serve una struttura organizzativa all’altezza del ruolo oggi rivestito nel Paese e delle richieste che provengono dai territori”.