Meloni: il fascismo non c’entra, responsabili modelli tipo Gomorra

"Il problema è la droga, la diffusione della cocaina, lo spaccio"

SET 11, 2020 -

Roma, 11 set. (askanews) – Il fascismo non c’entra, la politica non c’entra, i “modelli” degli assassini di Willy Monteiro Duarte sono altri, secondo Giorgia Meloni, che ha citato a questo proposito Gomorra (libro e serie televisiva firmati da Roberto Saviano). Parlando di “violenza fascista” a proposito del delitto di Colleferro “più che altro si rischia di non affrontare le grandi questioni del nostro tempo”, ha affermato.

“Sono andata a fare un giro – ha spiegato la presidente di Fratelli d’Italia, parlando a margine di una iniziativa elettorale a Vietri sul mare – sulle pagine Facebook di questi assassini… presunti, insomma, poi, di Willy. E quello che emerso non c’entra nulla con la politica in qualunque sua forma. Parliamo dell’esatto contrario, parliamo di gente che escludo abbia letto mai un libro, che escludo che credesse in qualcosa, che on fossero le scarpe firmate, le foto cafone nei luoghi cult, che non fosse l’effimero, la ricerca dell’effimero. E poi la droga! La droga, questo è un problema che bisogna avere il coraggio di affrontare: la cocaina, il dilagare della cocaina”.

“Se al posto di Willy – ha osservato ancora Meloni – ci fosse stato qualunque altro ragazzo che come lui coraggioso eroico decideva di non girarsi dall’altra parte e di intervenire, avrebbe fatto la stessa fine, perché quella gente lì perde il controllo. C’è un problema legato alla tossicodipendenza, legato allo spaccio, due di queste persone avevano precedenti per spaccio. Che poi si venga a dire che in qualche maniera potrebbe afferire a una o all’altra cultura politica… io prendo le distanze, sono distante anni luce dalla cultura di quella gente”.

“Io – ha rivendicato la leader di FdI – combatto il nichilismo ogni giorno, combatto lo spaccio ogni giorno, combatto la droga ogni giorno. Mi sono battuta con Fratelli d’Italia tutta la vita perché i giovani credessero in qualcosa, fosse anche credere quello che è distante da me anni luce ma credere! E battersi per qualcosa che valga la pena, no la scarpa firmata o la borsa da migliaia di euro. Il mio modello è un altro e quindi credo che siano altri che si devono assumere questa responsabilità, compresi quelli – ha concluso – che hanno fatto i milioni coi modelli tipo Gomorra”.