Referendum, Longo (Misto): voto no, danno alla rappresentanza

"Contro questa proposta in tutte le sessioni parlamentari"

SET 4, 2020 -

Roma, 4 set. (askanews) – Il 20 e 21 settembre si vota per il referendum confermativo della riforma costituzionale che riduce il numero dei parlamentari. Su questo tema abbiamo rivolto una serie di domande ai parlamentari eletti nella circoscrizione Estero. Fausto Guilherme Longo, deputato del gruppo misto, eletto nella ripartizione America meridionale, ha sottolineato in particolare le conseguenze che la riforma avrebbe sulla sua zona di elezione, che conta una numerosissima comunità di connazionali la cui rappresentanza parlamentare si ridurrebbe drasticamente.

D. La riforma costituzionale che taglia il numero dei parlamentari eletti aveva sollevato molte critiche. Qual è la sua posizione, a poche settimane dal voto del referendum confermativo?

R. Ho votato contro questa proposta in tutte le sessioni in cui è stata presentata e voterò No al taglio di parlamentari. Oggi abbiamo il diritto di eleggere 18 parlamentari, 6 senatori e 12 deputati. Se questo referendum passasse, con il taglio proposto, ci sarebbero 4 senatori e 8 deputati.

Peggio ancora è che il Sud America, la più grande concentrazione di italiani nel mondo, 60 milioni, con più di 2 milioni di elettori in Italia, avrebbe solo 1 senatore e tre deputati!.

D. In Italia l’appuntamento con le urne è legato alla scadenza delle elezioni regionali e delle amministrative. In che misura i connazionali all’estero sono a conoscenza dei contenuti del referendum e come pensa possano essere coinvolti nelle prossime settimane?

R. La sovrapposizione di processi elettivi si caratterizza, a mio avviso, come una manovra che certamente provocherà distorsioni nei risultati. Con la totale assenza di una campagna di sensibilizzazione e di un orientamento adeguato rivolto a più di 6 milioni di elettori italiani all’estero, avremo sicuramente un basso livello di partecipazione.

Oltre al momento delicato che stiamo attraversando con la pandemia causata dalla diffusione del Covd-19, abbiamo la disinformazione e la sovrapposizione delle elezioni. E’ evidente che si corre il rischio di ottenere un risultato distorto e poco legittimo per definire un tema di grande importanza per il pieno esercizio democratico.

D. Se l’esito del referendum confermasse la riforma, in che modo si potrebbe intervenire sul problema della rappresentanza ridotta per le comunità degli italiani all’estero?

R. Credo ampliando gli sforzi congiunti di tutte le entità associative e rappresentative. Rafforzare l’operato dei Comites, del Cgie e fare in modo che sia un meccanismo efficiente ed efficace nella definizione delle politiche strategiche a difesa della comunità italiana. E’ importante unire tutti per rispettare i diritti della comunità italiana nella sua interezza, nonché per dimostrare al governo italiano l’importanza di una nazione che può contare su più di 80 milioni di discendenti italiani sparsi nel mondo, principalmente, a fronte di un feroce e competitivo mercato globalizzato. Siamo una risorsa da considerare!