Referendum, Provenzano a M5s: cambiamo subito legge elettorale

"Riduzione parlamentari è tappa di un percorso, il Pd deve votare Sì"

AGO 27, 2020 -

Roma, 27 ago. (askanews) – Il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, in un’intervista a La Stampa replica alle accuse di Confindustria: “quelle di Bonomi sono accuse generiche che sfiorano il qualunquismo. Da chi rappresenta una fetta importante di imprese italiane mi aspetterei proposte un po’ più concrete”. Sareste d’accordo a siglare insieme il patto per l’Italia che Bonomi propone? “È un metodo di lavoro che noi abbiamo già adottato, anche con gli Stati generali. Ma per proseguire è importante andare oltre le critiche generiche”.

Sulle mancate alleanze alle Regionali di settembre con il M5s Provenzano osserva: “Chi ha diviso il campo fa un favore a Salvini. Contro questa destra, io sono per costruire un fronte ampio. Ma col M5S dobbiamo arrivare a un momento di chiarezza: non pretendo che mettano il socialismo nelle loro parole d’ordine, ma la serietà sì. È imprescindibile per proseguire l’alleanza. Intendo dire che se si annuncia la possibilità delle alleanze e poi non le si perseguono è un problema”.

Se le Regionali per voi dovessero andare male, ci sarebbero conseguenze sul governo? “Le regionali non sono un referendum sul governo, ma dire che non avranno conseguenze politiche è una sciocchezza. Per quanto riguarda il Pd, stiamo recuperando terreno rispetto alla disfatta del 2018 e rappresentiamo un’alternativa competitiva alla destra”.

Quanto al referendum sul taglio dei parlamentari il ministro dem dice: “Io credo che per noi il sì sia naturale: sono 40 anni che il centrosinistra propone il taglio dei parlamentari. Pertanto starei molto attento a descrivere gli elettori che voteranno sì come populisti e antipolitici. Abbiamo ottenuto nell’accordo di governo alcuni correttivi. Quelli sulla modifica dell’elettorato passivo e della base regionale del Senato sono già incardinati in Parlamento. Sulla legge elettorale c’era un accordo che non serve al Pd, ma all’Italia, e non può essere rimangiato”, avverte Provenzano.

Sulla legge elettorale serve un atto politico inequivocabile, da qui al voto: almeno un accordo in Commissione. E il Pd sta lottando per ottenerlo. La riduzione dei parlamentari è solo una tappa di un percorso, non un pericolo per la democrazia. Il vero pericolo, come ad agosto scorso, è Salvini”, conclude.