Marcucci: sulle alleanze il Pd deve andare a congresso

"Marche e Puglia? No ad accordi solo elettorali col M5S"

AGO 19, 2020 -

Roma, 19 ago. (askanews) – Andrea Marcucci, capogruppo del Pd al Senato, è scettico sulla possibilità di intese in extremis con il M5S per le elezioni regionali in arrivo: “L’esperienza – dice in una intervista al quotidiano dei vescovi Avvenire – mi porta ad essere prudente: penso che i programmi e le proposte per il territorio vengano prima. Se Pd e 5stelle nelle Marche ed in Puglia hanno raggiunto buone intese locali, si proceda con le alleanze. In caso contrario, alleanze solo elettorali valgono per quel che valgono”.

“Il voto (degli iscritti 5 stelle sul tema delle alleanze, ndr) sulla piattaforma Rousseau ha stabilito la fine di un pregiudizio assurdo, e questo credo che sia comunque un fatto positivo. Per quel che concerne un nuovo centrosinistra, direi – precisa Marcucci – che serva definirne meglio il profilo, partendo dal presupposto che il Pd deve ritrovare la sua vocazione maggioritaria. Intanto mi aspetto per il Pd una ripresa dei lavori parlamentari con più orgoglio: bisogna definire il piano delle riforme e ricorrere al Mes per la sanità”.

Quanto all’ipotesi di una alleanza organica con il M5S, Marcucci, che non raccoglie l’appello lanciato ieri dal vicesegretario dem Andrea Orlando a posticipare il dibattito interno a dopo le urne, rilancia l’idea del congresso: “Il segretario Zingaretti – spiega – prima della pandemia aveva posto il tema di un congresso sulle idee. Penso che quel tempo stia arrivando, il Pd deve ricorrere ai suoi iscritti ed elettori anche sulle alleanze. Abbiamo una comunità che dobbiamo valorizzare e che vuole essere valorizzata, che è abituata al confronto leale e a mettersi in gioco sulle idee. Se procedi su una strada senza la forza di un popolo che ti spinge, rischi di girarti e trovarti solo”.