Gallera: sulle zone rosse una polemica assurda

"Abbiamo fatto ciò che dovevamo"

GIU 1, 2020 -

Milano, 1 giu. (askanews) – “Anche qui è stata fatta una polemica assurda: noi abbiamo fatto ciò che doveva essere fatto, cioè informare e agire sugli organi competenti in maniera anche diretta nei confronti del Comitato tecnico scientifico, del ministro, del presidente del consiglio, perché chi doveva assumere delle decisioni le assumesse. Il governo ha poi deciso di traslare di qualche giorno e di fare una zona arancione su tutto il territorio regionale, il 7 veniva bloccato lo spostamento da un comune con l’altro. Noi abbiamo fatto ciò che dovevamo fare e siamo stati i primi e gli unici in maniera rigorosa, perché ricordiamoci che in quei giorni c’erano molti amministratori locali che sminuivano, che dicevano che era poca roba, che non bisognava fare zone rosse, che bisognava far ripartire le città, gli unici che hanno avuto atteggiamento rigoroso da sempre a poche ore da quello che era successo è stata Regione Lombardia. Che anche questo venga travisato è paradossale”. E’ quanto ha spiegato questa mattina a “Non Stop News” su RTL 102.5, l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, in merito ai ritardi sulle zone rosse nella provincia di Bergamo durante le prime fasi dell’emergenza coronavirus.

Alla domanda su come abbia vissuto come politico le critiche ricevute, Gallera ha affermato: “Mi sembra che gli attacchi e le critiche smodate non tengano conto del grande lavoro fatto e delle difficoltà che abbiamo trovato, un po di amarezza ce l’ho”. “Io ho sempre dato tutto al servizio degli altri, è la mia storia personale, però io voglio continuare a lavorare, abbiamo un obiettivo più importante che è quello di evitare che quello che è successo succeda ancora” ha continuato l’assessore, sottolineando “spero che quando si calmeranno le acque possa emergere la serietà del lavoro che abbiamo fatto in maniera più limpida di come qualcuno cerca oggi di rappresentarlo”.

“Noi ci siamo trovati di fronte a qualcosa di inimmaginabile che ha travolto l’intero sistema con grande sofferenza e abbiamo fatto il massimo giorno per giorno e abbiamo provato a dare delle risposte di vita, di salute, provando a salvare più persone possibili” ha ribadito Gallera, ripetendo che “io, i dirigenti dell’unità di crisi, il presidente Fontana, i nostri dirigenti ospedalieri, al meglio delle nostre competenze. In un momento drammatico senza che nessuno ci abbia dato il libretto delle istruzioni, poi ognuno può fare le sue valutazioni”.

Red/Alp/int5