Conte evita spallata a Governo:ora fase 2 e nuova area politica

Premier all'attacco del "grande sconfitto" Salvini. E a difesa M5s: 'A marzo nuova linfa'

GEN 27, 2020 -

Roma, 27 gen. (askanews) – La mancata “spallata” di Matteo Salvini e il referendum allontanano il voto anticipato e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte oggi può ‘festeggiare’.

Il premier, che si era accuratamente tenuto a distanza dalla campagna elettorale, oggi passa all’incasso, attaccando direttamente il leader della Lega che aveva puntato tutto sulla vittoria in Emilia-Romagna. All’ora di pranzo, quindi, Conte esce da Palazzo Chigi e parla di quello che definisce “il grande sconfitto”. “C’è stato – scandisce – chi ha inteso fare, impropriamente a mio parere, di queste elezioni regionali un referendum contro o pro il governo nazionale, mi riferisco a Salvini, che devo quindi ritenere come il grande sconfitto di questa competizione. I cittadini l’hanno intesa come un referendum contro di lui, quindi ne esce sconfitto”. Concetto ribadito in serata, nella registrazione della puntata di ‘Otto e mezzo’ su La7, in cui ha ironizzato sui “citofonatori” che “sono rimasti a casa”. E a Salvini che lo accusa di essere “rabbioso”, consigliandogli una camomilla, Conte replica che “lui è come quei calciatori che insultano e poi si buttano a terra”, un ‘simulatore’, in poche parole. Parole che mostrano chiaramente la soddisfazione per un risultato che ‘blinda’ il governo, così come la decisione, presa oggi dal Consiglio dei ministri, di convocare il referendum per il taglio dei parlamentari il prossimo 29 marzo. Una data molto ravvicinata (che sarebbe stata voluta dal M5s) ma che poi, contando il tempo che servirà, in caso di vittoria del sì, per il ridisegno dei collegi, dovrebbe arrivare a chiudere una eventuale finestra elettorale estiva.

Messo in sicurezza l’esecutivo, dunque, Conte può concentrarsi su un duplice obiettivo. In primo luogo rilanciare l’azione di governo, con quella ‘fase due’ che, assicura, partirà “nei prossimi giorni”. “Non vedo l’ora – sottolinea – di confrontarmi con le forze politiche per rilanciare, individuare le priorità, definire un chiaro cronoprogramma e per definire in dettaglio l’agenda del 2023”. Adesso, è il richiamo, “non dobbiamo più indulgere in smarcamenti, in rivendicazione di spazi politici, non possiamo più permetterci di piantare bandierine. La gente ci chiede buone pratiche di governo”.

Il secondo obiettivo è quello di fare il ‘federatore’ di una alleanza più strutturata del centrosinistra con il Movimento 5 stelle per battere le destre. La sua idea, spiega, è quella di costituire “un’area innovatrice per lo sviluppo sostenibile, aperta, inclusiva, in cui possano trovare spazio anche forze come il M5s che non amano contrapposizioni tra destra e sinistra. Uno spazio che non sia una camicia costrittiva”. E in questo quadro si dice anche “contento” della possibilità di incontrare le Sardine. Da parte sua, assicura, “non ho la velleità di fare un leader di un partito o di un movimento, sto facendo il presidente del Consiglio ed è un impegno molto gravoso”. Ma, precisa, “darò il mio contributo al dibattito politico”.

In questo percorso, Conte è consapevole che la debolezza del Movimento 5 stelle può causare problemi, fibrillazioni e instabilità. Per questo oggi ha più volte fatto da ‘scudo’ ai pentastellati, minimizzando il risultato negativo delle regionali e dicendosi fiducioso sull’esito degli Stati generali di marzo.”Non mi preoccupa – ha assicurato – la parabola dei M5s, non hanno mai brillato a livello territoriale, è un Movimento che non ha una solida base organizzativa territoriale. Hanno una fase di transizione, aspettiamo a valutarlo: credo che a marzo avremo un M5s rigenerato con nuova energia, entusiasmo e linfa politica”.