Salvini citofona a casa di un tunisino: “Spaccia?”. E’ bufera

Blitz del leader leghista in un quartiere periferico di Bologna

GEN 22, 2020 -

Roma, 22 gen. (askanews) – Piovono critiche sull’ex vicepremier Matteo Salvini che ieri ha citofonato a una famiglia tunisina di presunti spacciatori, nel quartiere Pilastro di Bologna, da sempre considerata una periferia difficile per via del degrado. “Buonasera, sono Salvini, è vero che qui spacciate?” ha domandato per due volte l’ex ministro dell’Interno e leader leghista. Una provocazione che ha sollevato un mare di polemiche, anche sui social dove l’hashtag #salvinicitofona è da ore tra i primi tending topic di Twitter.

“Penso che Salvini debba decidere che copione recitare, se vuole fare lo statista che candida Draghi al Colle per accreditarsi agli occhi delle istituzioni internazionali, oppure se vuole fare il colonnello”. Lo ha detto il senatore del gruppo Misto, ex M5s, Gianluigi Paragone intervistato da Radio Cusano Campus. “Se anche avesse voluto dare un contributo alle forze dell’ordine non lo dai così. Questa è una mossa sbagliata alla lunga distanza, anche da un punto di vista elettorale”, ha poi concluso.

“Non è la prima volta che la destra, violando i diritti di privacy delle persone, va a suonare ai campanelli. E’ un teatrino veramente pericoloso. Ci sono le autorità competenti per certe segnalazioni, questa modalità di sceriffo mi sa di tentativo di coprire il fatto che non hanno idea di cosa fare per l’Emilia Romagna” ha detto, intervistata a Radio Cusano Campus, Elly Schlein, capolista a Bologna e promotrice della lista Emilia Romagna Coraggiosa, Int5