R. Lombardia stanzia 2 mln euro per azioni contrasto ludopatia

Risorse destinate ad Ats e istituti scolastici

DIC 10, 2019 -

Milano, 10 dic. (askanews) – La giunta della Regione Lombardia su proposta degli assessori Stefano Bolognini (Politiche sociali, Abitative e Disabilità) e Giulio Gallera (Welfare) ha approvato due delibere per il contrasto al gioco d’azzardo patologico. La programmazione e l’attuazione dei programmi sono organizzate in collaborazione con le Ats (Agenzie di tutela della salute) regionali oltre che con i Comuni, i soggetti del Terzo settore e le associazioni. I fondi stanziati per questi interventi ammontano complessivamente a 2.359.810 euro.

Le risorse per le attività di contrasto sono suddivise tra le Ats e gli istituti scolastici che aderiranno alle proposte della Regione per porre in essere interventi di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo.

Tra le azioni in programma convegni, seminari, incontri mirati anche per target di popolazione e per luoghi di aggregazione; punti di informazione, orientamento e ascolto per l’intercettazione della popolazione più a rischio; potenziamento dei gruppi di mutuo-aiuto per giocatori e loro familiari.

Previste anche azioni ‘No slot’ anche con il coinvolgimento dei gestori anche attraverso forme di promozione e valorizzazione di esercizi commerciali virtuosi che hanno dismesso o non hanno mai avuto slot.

“Il nostro obiettivo – ha spiegato l’assessore Stefano Bolognini – è quello di realizzare sul territorio azioni di contrasto, anche di carattere preventivo, al gioco d’azzardo patologico, mettendo a sistema e diffondendo le buone prassi con attenzione all’individuazione precoce dei fattori di rischio e alla prevenzione. Per questo lavoriamo con le Ats e puntiamo a coinvolgere anche l’Ufficio scolastico regionale per sensibilizzare ulteriormente gli studenti sul contrasto al gioco d’azzardo”.

“Le problematiche connesse ai disturbi da gioco d’azzardo patologico – ha sottolineato l’assessore Giulio Gallera – impattano non solo sullo stato di benessere dei giocatori problematici ma anche sulle persone che li circondano, in primis i loro famigliari, che spesso non hanno neppure informazioni e indicazioni corrette rispetto alle possibilità di ascolto, consulenza, aiuto e supporto seppur a volte presenti sul territorio. Per questo è importante potenziare l’attenzione alla prevenzione, adottare una strategia complessiva di intervento e valorizzare i programmi preventivi e la presa in carico precoce delle situazioni a rischio”.

Le Ats emaneranno entro il 31 gennaio 2020 una manifestazione di interesse rivolta agli ambiti territoriali per aderire all’iniziativa.