Tangenti Lombardia, M5s: nuovi arresti, come da copione

Fumagalli: noi regole ferree nel selezionare nostri portavoce

NOV 14, 2019 -

Milano, 14 nov. (askanews) – “Ormai è una replica di un film già visto. L’inchiesta ‘mensa dei poveri’ si arricchisce di nuovi arresti, come da copione. Quelli che dovrebbero essere preparati e si ergono a paladini dell’efficienza e a classe dirigente finiscono dagli scranni alle galere e nel migliore dei casi ai domiciliari”. Così Marco Fumagalli, capogruppo del M5S Lombardia, ha commentato gli arresti di questa mattina nell’ambito dell’inchiesta “Mensa dei poveri”.

Lara Comi – ha proseguito – era già finita nei guai per aver assunto la madre come assistente quando era deputata europea. Si difese dicendo che non sapeva che fosse vietato. Ora dirà che non ha chiaro cos’è la corruzione e il finanziamento illecito. Il problema – ha aggiunto – è che la questione morale non è sentita nel centro destra come in Regione Lombardia. La revoca del difensore civico anch’esso coinvolto nella mensa dei poveri non ci è stata accolta. E avere in Orac un componente che non ha ricevuto l’autorizzazione a far parte dell’organismo dal Comando dei Carabinieri e dal Ministro non è un bel biglietto da visita. I cittadini – ha concluso Fumagalli – devono continuare ad avere fiducia in chi come il M5S ha delle regole ferree nel selezionare i portavoce senza problemi con la giustizia. In quanto a preparazione non abbiamo nulla da invidiare agli altri partiti”.