D’Alema: Modificare trattati Ue, ci sono segni di cambiamento

Riconosco che nostra idea originaria di Europa era semplicistica

OTT 11, 2019 -

Cernobbio (CO), 11 ott. (askanews) – In Europa “il vero coraggio credo sia affrontare un ragionevole modifica di alcuni trattati” anche perché “qualche segno di cambiamento, qualche parola che sembrava tabù, come la flessibilità c’è. Infiliamoci in questo varco”.

Lo ha detto il presidente della Fondazione Italianieuropei Massimo D’Alema, intervenuto al Forum internazionale dell’agricoltura a Cernobbio. L’ex presidente del Consiglio, che si è rivolto anche a “chi come me ha condiviso un certo entusiasmo europeista”, l’idea “di vent’anni fa era ‘rimaniamo legati all’Europa e i nostri problemi si risolveranno’. Non ho difficoltà a riconoscere – ha ammesso – che è stata una visione semplicistica, perché ai problemi italiani si sono sommati i problemi dell’Europa”.

Secondo D’Alema, “la risposta sta nel recupero di quello spirito europeista delle origini, nel senso di un europeismo coraggiosamente riformatore. Sfoltiamo le regole che non servono, ma il grande coraggio è quello di stabilire le regole che mancano: regole dello sviluppo, dell’equità e della coesione sociale e il rafforzamento politico dell’Europa. Meno regolamento e più politica, grande politica. Questa secondo me è la ricetta”, ha osservato.

Quindi, ha proseguito, “bisogna avere il coraggio di portare in Europa una posizione innovatrice. Penso che una posizione è efficace se un grande Paese si prende le sue responsabilità. Non credo che serva un atteggiamento rissoso. Scontiamo il fatto che il nostro Paese gode di una cattiva fama. E in qualche modo c’è qualcosa che dobbiamo dimostrare”.