Coldiretti: da economia circolare business da 88 miliardi…-2

Semi, noccioli e pula di grano usati come assorbenti calore

OTT 11, 2019 -

Cernobbio, 11 ott. (askanews) – Nelle Marche olive, vinacce, peperoni e carciofi diventano da scarti splendidi colori anti-allergici usati da Massimo Baldini imprenditore di Borgo Pace, nel Pesarese, che ha ideato il laboratorio green Oasicolori. Ma c’è anche un vero e proprio agrimobiliere, Marcello che con le pale di fico d’india, frutto che più caratterizza il selvaggio e caldo paesaggio pugliese crea la prima linea di mobili e complementi d’arredo interamente rivestiti dalla fibra di questo particolare frutto che altrimenti sarebbe destinato allo smaltimento. Rocco nella sua azienda lucana invece usa gli scarti che gli altri butterebbero via per realizzare un vero e proprio cuscino della salute. Al suo interno infatti ci sono dai noccioli delle ciliegie, alla pula del grano fino ad una miscela di semi non destinati all’alimentazione che hanno il potere di assorbire calore o freddo e di rilasciarlo lentamente per aiutare a decontratturante i muscoli o abbassare la febbre, o ancora a riscaldare il letto, o assorbire i traumi.

E in arrivo c’è anche il cuscino della salute pet, per donare calore all’amico a quattro zampe. Marina e Sara invece realizzano cosmetici contadini da ciò che resta dalla pigiatura della vendemmia della splendida campagna campana. Le vinacce, soprattutto delle uve rosse, sono tra gli elementi in natura che contengono più polifenoli in assoluto: Le due sorelle – afferma Coldiretti – hanno scelto di usare quelle delle uve autoctone facendo nascere ottime e naturali creme mani e unghie, fluidi corpo, creme viso e sieri anti-age. Annamaria ad Eboli, seguendo le tracce di una passione, consolidata da 5 generazioni nell’azienda di famiglia riscopre la coltivazione dei fiori in una chiave moderna, quella dei fiori commestibili per squisiti e colorati piatti d’autore ma quelli che non finiscono nel piatto perché scartati sono usati per dare vita ad inebrianti profumi per donna e fragranze per ambienti interamente realizzati con il prodotto in eccedenza che altrimenti sarebbe destinato alla spazzatura. Antonella Marrone invece produce e trasforma il luppolo in mille modi fino a ricavarne dal suo scarto squisite tisane antistress. Se la maggior parte del luppolo viene essiccato, trasformato in pellet oppure in coni sottovuoto destinati al mercato artigianale della birra, il resto della spezia così versatile viene lavorato o trasformato in farina per preparazioni dolci e salate (salame al luppolo, crema spalmabile di birra, biscotti e salatini al luppolo).

E ancora – continua la Coldiretti – c’è chi in Sardegna costruisce vere e proprie case di paglia. Luisa Cabiddu – spiega la Coldiretti – attraverso il riuso dei materiali reperibili in azienda, come per esempio lo scarto del grano Senatore Capelli, unito ad argilla e legno realizza bellissime costruzioni in agro-edilizia, economiche e a basso impatto ambientale. I materiali sono tutti naturali e vengono prodotti in azienda, il processo di costruzione è basato sul risparmio energetico e su processi che tutelano l’ambiente, con tecniche ecosostenibili. E per finire Rosa Tengattini, invece non spreca nulla, a Bergamo realizza interamente a mano borse artigianali intrecciando le foglie che recupera dalle pannocchie del mais, grazie alla collaborazione con gli agricoltori Coldiretti della zona, Rosa recupera la quantità di prodotto necessaria per realizzare borse di differenti forme e misure che poi distribuisce alle persone interessate, a fronte di un’offerta libera. Il ricavato viene totalmente devoluto a iniziative benefiche.