Mulè: no a mozione Fi su Gronda è no alla crescita

"Chiedevamo sblocco immediato, governo prende in giro liguri"

OTT 9, 2019 -

Roma, 9 ott. (askanews) – “Si può giocare con le parole, ma non si può giocare con il futuro del Paese perché è un valore non negoziabile. In Aula si declamano termini come coerenza, libertà, indipendenza quando poi ci si trova nell’anticamera del più vile degli attentati alla coerenza, del più infido degli imbrogli alla libertà, della più grossolana impostura dell’indipendenza che non ha neanche i caratteri del compromesso tanto si disvela nella sua rachitica e amorfa inconsistenza, come avvenuto oggi con il voto contrario del governo e della maggioranza rispetto alla mozione di Forza Italia a mia prima firma che impegnava il governo a sbloccare immediatamente i lavori della Gronda”. Lo dichiara in una nota Giorgio Mulè, deputato e portavoce unico di Camera e Senato di Forza Italia, dopo essere intervenuto in Aula.

“L’incubo della Tav ce lo siamo lasciati alle spalle e non vogliamo rivivere con la Gronda lo stesso incubo, ma le forze che oggi compongono la nuova maggioranza, Pd e Italia Viva, da sempre a favore dello sblocco dei cantieri hanno chiesto di trovare ‘soluzioni condivise’, di tenere aperto un ‘confronto’ con tutti gli interessati (e cioè chi?) e le forze politiche. Fuffa, nient’altro che fuffa, prendono in giro i liguri, il Paese e loro stessi solo per convenienza politica, solo per non perdere la poltrona, solo per tenere in vita un governo nato dalla paura di confrontarsi con gli elettori. Abbiamo chiesto all’esecutivo di avere un sussulto di onestà intellettuale, di schierarsi dalla parte del Paese che non ci sta a essere condannato all’immobilismo, invece con il voto contrario di questa mattina ha derogato al diritto alla crescita e allo sviluppo proprio di ogni Nazione inginocchiandosi alla decrescita dei grillini”, conclude Mulè.