Come ha commentato Bonafede il “no” dell’Europa all’ergastolo ostativo

"Sulla lotta alla mafia bisogna essere determinati"

OTT 8, 2019 -

Roma, 8 ott. (askanews) – “Prendiamo atto di questa decisione della Cedu, che non condividiamo: faremo tutte le nostre valutazioni e tutto quello che sarà possibile fare nelle varie sedi. Al Consiglio d’Europa, nel comitato dei ministri, faremo valere a livello europee le ragioni di una scelta fatta non adesso ma su impulso di magistrati che hanno perso la vita nella lotta alla criminalità organizzata”. Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede commenta alla Camera la decisione della Corte Europea per i diritti umani che ha stabilito che l’Italia ha violato la Convenzione Europea per i diritti umani, con la norma che prevede il cosiddetto ergastolo ostativo, ovvero l’impossibilità per il condannato a questa pena di fare domanda di riduzione o di applicazione di attenuanti.

“Non condividiamo nella maniera più assoluta la decisione della Cedu – ha affermato Bonafede – chiaramente ne prendiamo atto e faremo valere in tutte le sedi le ragioni del governo italiano, le ragioni di una scelta che lo Stato ha fatto tanti anni fa di stabilire che una persona può accedere ai benefici ma a condizione che collabori con la giustizia, e addirittura nella applicazione ultima anche nel caso in cui sia impossibile collaborare con la giustizia. Abbiamo un ordinamento che rispetta i diritti di tutte le persone, ma che semplicemente si rende conto che di fronte alla criminalità organizzata bisogna reagire con grande determinazione e quello che finora l’ordinamento italiano ha chiesto è stato di pretendere che chi chiede l’accesso ai benefici dimostri di essersi pentito per i propri comportamenti e quindi di collaborare con la giustizia. Faremo valere le nostre ragioni”.

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