Leggi regionali, tre impugnative e 12 nulla osta dal Cdm

Una rinuncia di impugnativa

SET 19, 2019 -

Roma, 19 set. (askanews) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha esaminato quindici leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha deliberato di impugnare:

1. la legge della Regione Veneto n. 25 del 16/07/2019, recante “Norme per introdurre l’istituto della regolarizzazione degli adempimenti o rimozione degli effetti nell’ambito dei procedimenti di accertamento di violazioni di disposizioni che prevedono sanzioni amministrative”, in quanto alcune norme, intervenendo sul procedimento di irrogazione delle sanzioni pecuniarie di competenza regionale, violano i principi di ragionevolezza, di legalità e di buon andamento di cui agli artt. 3, 25 e 97 della Costituzione; 2. la legge della Regione Sicilia n. 13 del 19/07/2019, recante “Collegato al DDL n. 476 ‘Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2019. Legge di stabilità regionale’, in quanto una norma riguardante le gare d’appalto invade la competenza esclusiva riconosciuta allo Stato dall’articolo 117, secondo comma, lett. e), della Costituzione, in materia di tutela della concorrenza; un’altra norma in materia di concessione di servizi di trasporto pubblico locale eccede dalle competenze statutarie, e non rispetta i vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario, invadendo altresì la competenza riservata allo Stato in materia di tutela della concorrenza, in violazione dell’art. 117, primo comma, e secondo comma, lett. e), della Costituzione. Altre norme di carattere finanziario infine violano il principio di copertura finanziaria, di cui all’art. 81, comma terzo, della Costituzione, nonché i principi di armonizzazione dei bilanci e di coordinamento della finanza pubblica di cui all’art. 117, secondo comma, lett. e), e terzo comma, della Costituzione; 3. la legge della Regione Puglia n. 34 del 23/07/2019, recante “Norme in materia di promozione dell’utilizzo di idrogeno e disposizioni concernenti il rinnovo degli impianti esistenti di produzione di energia elettrica da fonte eolica e per conversione fotovoltaica della fonte solare e disposizioni urgenti in materia di edilizia”, in via meramente cautelativa e salvo ulteriori approfondimenti, anche con riferimento alle modifiche proposte dalla Regione Puglia, in quanto alcune previsioni ivi contenute appaiono contrastare con la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, di cui all’articolo 117, secondo comma, lett, s), della Costituzione, nonché con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di “produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia”, in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione.

Il Consiglio dei Ministri, ha invece comunicato palazzo Chigi, ha deciso di non impugnare: 1. la legge della Regione Lazio n. 13 del 19/07/2019, recante “Disciplina delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale”; 2. la legge della Regione Lazio n. 14 del 19/07/2019, recante “Modifica alla legge regionale 27 luglio 2018, n. 6 (Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno del diritto allo studio e la promozione della conoscenza nella Regione) e soppressione dell’agenzia regionale per la mobilità (AREMOL)”; 3. la legge della Regione Valle Aosta n. 9 del 09/07/2019, recante “Approvazione del rendiconto generale della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste per l’esercizio finanziario 2018”; 4. la legge della Regione Veneto n. 26 del 16/07/2019, recante “Interventi regionali in materia di donazioni in sanità”; 5. la legge della Regione Veneto n. 27 del 16/07/2019, recante “Norme per la promozione della conoscenza dei circuiti di compensazione multilaterale e complementare su base regionale”; 6. la legge della Regione Veneto n. 28 del 16/07/2019, recante “Interventi per la conservazione e valorizzazione della casa di Giacomo Matteotti a Fratta Polesine”; 7. la legge della Regione Toscana n. 43 del 12/07/2019, recante “Funzioni della Regione in materia di lavoro. Modifiche alla l.r. 32/2002 “; 8. la legge della Regione Toscana n. 44 del 17/07/2019, recante “Norme per il riassetto del Consorzio per la Zona industriale apuana. Modifiche all’articolo 32 quater della l.r. 82/2015”; 9. la legge della Regione Toscana n. 45 del 17/07/2019, recante “Disposizioni per la tutela dei bisogni essenziali della persona umana. Modifiche alla l. r. 41/2005 e alla l. r. 29/2009”. 10. la legge della Regione Abruzzo n. 21 del 23/07/2019, recante “Contributi al Consiglio regionale d’Abruzzo e alle Sezioni provinciali dell’Ente Nazionale Sordomuti e ulteriori disposizioni”; 11. la legge della Regione Abruzzo n. 22 del 24/07/2019, recante “Disposizioni in materia di servizi minimi del trasporto pubblico locale”; 12. la legge della Regione Umbria n. 4 del 26/07/2019, recante “Rendiconto generale dell’Amministrazione regionale per l’esercizio finanziario 2018”.

Infine, il Consiglio dei ministri ha deliberato la rinuncia all’impugnativa della legge della Regione Toscana n. 19 dell’11/05/2018, recante “Disposizioni in materia di attività e modalità di finanziamento della società Sviluppo Toscana S.p.A. Modifiche alla l.r. 28/2008”; nonché la rinuncia parziale all’impugnativa della legge della Regione Lazio n. 13 del 29/12/2018, recante “Legge di Stabilità regionale 2019”.