Conte a Salvini: “Sbarcare subito i minori dalla Open Arms”. La replica: ‘E’ una tua scelta’

Sui migranti è rottura totale tra il premier e il ministro dell'Interno

AGO 17, 2019 -

Roma, 17 ago. (askanews) – C’è la necessità di fare sbarcare immediatamente i minori dalla nave Open Arms, ferma da giorni davanti Lampedusa con 134 migranti a bordo. Lo chiede il presidente del Consiglio Giuseppe Conte attraverso una nuova lettera inviata, dopo quella di Ferragosto, sempre al ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Dalla Commissione europea, aggiunge il presidente del Conasiglio, “ci è stata confermata la disponibilità di una pluralità di Paesi europei (Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Spagna) a condividere gli oneri dell’ospitalità per tutte le persone di cui ci stiamo occupando, anche indipendentemente dalla loro età”.

Il ministro dell’Interno ha risposto al premier rimarcando che sul tema la linea del Viminale non cambia. L’indirizzo politico di Salvini, fanno notare fonti del CViminale, è supportato giuridicamente, ed è diverso da quello del presidente del Consiglio. Già lunedì il ministro auspica novità a proposito del ricorso sulla decisione del Tar del Lazio, ed è certo che la linea della fermezza e della difesa dei confini e della dignità dell’Italia è condivisa dalla stragrande maggioranza dei cittadini.

L’imbarcazione con bandiera spagnola di una ong spagnola, spiegano le fonti del Viminale, ha preferito restare in mezzo al Mediterraneo per 16 giorni anziché dirigersi direttamente verso la Spagna. Una scelta politica a danno dell’Italia e sulla pelle degli immigrati, come già successo in passato. Eppure, sottolinea il ministero dell’Interno, il presidente del Consiglio ha scritto un’altra missiva a Salvini per chiedere di far scendere a terra i minori, che fino a certa identificazione sono da considerare presunti. Il via libera allo sbarco di queste persone è esclusiva responsabilità del presidente Conte, che sollecitava un intervento quando la nave si trovava ancora in acque internazionali. Mentre Madrid non muoveva un muscolo, a Roma si moltiplicavano le pressioni.

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