Toscana 2020, Giani a Pd: prima le primarie poi la coalizione

"Con società civile. Sigle partiti sinistra senza consistenza"

LUG 30, 2019 -

Firenze, 30 lug. (askanews) – “Io sono convinto che il concetto di coalizione vada aggiornato ai tempi. Una volta, una coalizione era un’entità ben comprensibile, con i partiti e le loro sigle, che si aggregavano in coalizioni e si sapeva bene cosa significavano in termini di uomini e di programmi. Oggi la coalizione è qualcosa di molto più liquido”. Lo ha detto Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, commentando le prospettive del Pd per le regionali del 2020.

“Ogni momento elettorale -ha aggiunto Giani- rappresenta delle coalizioni che hanno nomi diversi, pensiamo alle liste che si sono presentate intorno, ad esempio, a Nardella, Biffoni o Salvetti, con liste collegate al candidato o civiche. In Regione dovremo fare la stessa cosa, non tanto coalizione di partiti, ma di liste, che dovranno avere come motivo di aggregazione il candidato a governatore. Il ragionamento deve essere fatto dal Pd con forze vive della società civile” .

“Io più che una coalizione di partiti che magari sono partiti che si sono assottigliati negli ultimi tempi a una consistenza numerica piuttosto modesta, penso ad un ragionamento generale che deve essere fatto all’interno di un’area di persona che si muove nel centrosinistra. Penso che la coalizione prenderà forma dopo l’individuazione del candidato governatore”, ha concluso Giani.