La lettera che Salvini ha mandato alla Francia sul tema dei migranti

Al suo omologo Castaner

LUG 21, 2019 -

Roma, 21 lug. (askanews) – Il ministro dell’Interno Matteo Salvini scrive al suo omologo francese Cristophe Castaner rivendicando il sostegno ottenuto al Consiglio Giustizia e Interni di Helsinki da altri Paesi alle richieste di Italia e Malta in materia di immigrazione e chiedendo che le conclusioni del prossimo Vertice di Parigi tengano conto delle indicazioni emerse alla riunione in Finalndia. Lettera che Salvini accompagna con una dichiarazione dai toni duri: “L’Italia non è più disposta ad accogliere tutti gli immigrati in arrivo in Europa. Francia e Germania non possono decidere le politiche migratorie ignorando le richieste dei Paesi più esposti come noi e Malta. Intendiamo farci rispettare e ribadire che non siamo più il campo profughi di Bruxelles, Parigi e Berlino. L’ho spiegato a Helsinki e l’ho messo nero su bianco al mio omologo francese Castaner. L’Italia ha rialzato la testa”.

Nella lettera Salvini sostiene che “molti colleghi” ministri degli Interni ad Helsinki “hanno sostenuto la necessità di rivedere le regole del Search and Rescue per impedirne abusi volti a favorire un’immigrazione illegale ed incontrollata. A ciò si aggiunge la condivisione della esigenza che le Ong agiscano nel pieno rispetto del quadro giuridico internazionale e delle legislazioni nazionali proprie di ciascuono Stato membro. Sono particolarmente soddisfatto che il documento italo-maltese abbia fatto registrare un diffuso apprezzamento apportando al confronto sul Tavolo significativi ed utili elementi per una nuova impostazione del tema. Ogni nuova discussione non potrà dunque che partire dal buon esito di Helsinki e dagli sviluppi del confronto tecnico in atto. Sono dunque sorpreso per il tenore della proposta di conclusioni del prossimo Vertice di Parigi che non tiene conto dei progressi emersi dal nostro fruttuoso dibattito di Helsinki. Ho pertanto dato mandato alla delegazione tecnica che parteciperà alla riunione – si conclude la lettera di Salvini al collega francese – di muoversi esclusivamente nel perimetro delineato, evitando nuove e diverse dichiarazioni non coerenti con i lavori svolti finora”.

Rea/Int2